LECCE – Questa mattina si è tenuto presso il Liceo Scientifico Banzi-Bazzoli di Lecce l’incontro-dibattito “Tecnologie e regole nel gioco del calcio” fortemente voluto dalla dirigente, Antonella Manca.
All’incontro hanno preso parte Fabio Lucioni, capitano del Lecce fresco vincitore del campionato di Serie B, il d.g. amministrativo del sodalizio giallorosso, dott. Giuseppe Mercadante, l’arbitro della Can di A e B Ivano Pezzuto, e il presidente della sezione di Lecce dell’Aia Paolo Prato. Per un breve saluto ha preso la parola anche l’Assessore allo sport del Comune di Lecce, Paolo Foresio.
Lucioni e Pezzuto hanno dato vita ad un piacevole scambio di opinioni con i ragazzi del Liceo Banzi, conversando con il giornalista Pierandrea Casto, moderatore per l’occasione. Il capitano del Lecce e il fischietto hanno parlato di come la tecnologia abbia cambiato il modo di arbitrare le partite di calcio negli ultimi dieci anni. Gli argomenti hanno trattato la goal line tecnology che permette di evitare i cosiddetti “goal fantasma” e soprattutto l’uso dell’arbitro di video assistenza, chiamato Var (video assistant referee).
«Tutti possono sbagliare, calciatori e arbitri.» Ha dichiarato Lucioni. «Da quando c’è il Var c’è maggiore serenità nell’accettare le decisioni perché il margine di errore è minore. Ogni azione ha le sue sfaccettature che magari non si riescono a percepire bene in diretta. L’utilizzo della tecnologia ci ha portato ad avere una comprensione più attenta del regolamento.»
«Come arbitri siamo più responsabili nel giudicare un’azione sapendo che può essere oggetto di controllo.» Ha detto Pezzuto. «Sicuramente non è facile adattarsi a questo cambiamento tecnologico, ma ci stiamo provando. Vogliamo, inoltre, che la comunicazione con il pubblico sia migliore. Da fuori può sembrare che tutto sia facile, ma ogni volta che dobbiamo prendere una decisione c’è una componente di pressione che rende tutto più complicato ed è per questo che deve esserci sinergia tra tutti gli arbitri interessati.»
Sull’importanza del Var è concorde il dg dell’U.S. Lecce Mercadante. «Siamo felici che quest’anno in B sia stato introdotto il Var perché così non ci saranno più partite come quella dello scorso anno contro il Brescia con gol avversario in netto fuorigioco allo scadere. Noi vogliamo dare massima serenità agli arbitri ed infatti abbiamo posizionato il monitor sotto la tribuna opposta alle panchine per evitare condizionamenti durante la verifica delle azioni.»
Il mondo arbitrale ha molto appeal nel Salento e tantissimi ragazzi, compresi alcuni del Liceo Banzi, sono arbitri in erba. Lo ha confermato il presidente Prato: «Rispetto ai dati nazionali, qui dobbiamo fare una selezione perché abbiamo tante richieste di ragazzi e ragazze. E’ bello essere in controtendenza.»
Lucioni e Pezzuto hanno poi risposto alle domande degli studenti, spiegando loro come sia pieno di ostacoli il cammino per giungere ai loro livelli nei rispettivi ruoli. «Giocavo mediano da ragazzo – confessa Lucioni – poi un allenatore delle giovanili mi spostò a difensore centrale. Ancora lo ringrazio. Nel percorso di crescita ci possono essere delle bocciature, ma queste ci devono dare più forza per andare avanti.»
Il capitano giallorosso ha poi aperto una parentesi sulla promozione recente, paragonandola a quella di tre anni fa. «Quella fu inaspettata perché il Lecce era partito per salvarsi, poi fummo bravi a cavalcare l’onda dell’entusiasmo per la promozione precedente. Questa invece è figlia di una maggiore consapevolezza personale ed è per questo che mi ha trasmesso più emozioni.»
Alla fine dell’evento l’U.S. Lecce e l’arbitro Pezzuto hanno omaggiato la dirigente del Liceo Banzi di due maglie speciali, una giallorossa e l’altra personale del fischietto leccese.
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Lucioni e Pezzuto al Liceo Banzi per parlare di Var: «La tecnologia dà maggiore serenità in campo»
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