CORSANO – “La cultura del dono nella società in trasformazione” è il tema al centro del convegno organizzato nei giorni scorsi dalla Fidas di Corsano. L’incontro ha avuto un parterre di relatori di alto profilo, oltre ad una foltissima presenza di pubblico ed una adesione della quasi totalità di associazioni di volontariato salentine impegnate nella donazione del sangue.
I lavori hanno preso avvio con i saluti del Sindaco di Corsano Biagio Raona e del parrocco di Corsano don William Del Vecchio, per poi essere introdotti dal Presidente della Fidas Corsano, Biagio Mauro.
Le relazioni sono state tenute dalla presidente Regionale Admo, Maria Stea, dal vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, monsignor Vito Angiuli e dal presidente della Fidas Puglia, Emanuele Gatto. Il panel dei relatori è stato moderato da Carlo Ciardo, avvocato, dottore di ricerca dell’Università del Salento ed esperto di diritto sanitario.
Gli interventi hanno posto in evidenza l’importanza della donazione come gesto di solidarietà umana e quale elemento imprescindibile della catena della salute. I vari spunti di riflessione hanno abbracciato molteplici campi, dall’organizzazione sanitaria all’impegno sociale, sino a toccare anche al risvolto teologico che la donazione del sangue e del midollo osseo assumono.
Dalle relazioni è emerso che il motore organizzativo rappresentato dalla capillare rete dei donatori di sangue è rimasto attivo anche nei momenti di maggiore diffusione della pandemia e, seppur tra tante criticità, ha rappresentato un imprescindibile elemento per assicurare una pronta ed efficacia risposta alla crescente domanda di salute.
“Dopo un lungo periodo di stasi delle iniziative pubbliche imposto dall’emergenza pandemica abbiamo inteso ricominciare a dialogare e confrontarci – afferma il Presidente della Fidas Corsano, Biagio Mauro – con un convegno di alto livello che ha visto la partecipazione dei presidenti regionali di Admo e Fidas e l’intervento eminente del Vescovo Vito Angiuli. Il successo di questo appuntamento, la cui realizzazione è stata possibile grazie allo stimolo ed al supporto del Presidente Gatto, rappresenta uno sprone ulteriore a proseguire nell’impegno solidaristico”. “E’ il caso di dire – conclude il presidente Mauro – che la cultura del dono ce l’abbiamo <<nel sangue>> e la nutrita ed attenta partecipazione a questo incontro ne è la conferma”.
Il convegno è stato preceduto dall’inaugurazione della statua del donatore, simboleggiante la centralità del dono nelle relazioni umane. La scultura in pietra leccese alta circa 2 metri, è stata ubicata in piazza don Ernesto Valiani ed ha ricevuto la benedizione di Mons. Angiuli.
“La collaborazione tra due importanti facce del mondo del volontariato, come Admo e Fidas, non è un auspicio, ma in Puglia è una concreta realtà – dichiara la presidente regionale dell’Associazione Donatori Midollo Osseo, Maria Stea – e il Salento ne è la riprova con le tante iniziative già realizzate sul territorio. D’altro canto i dati delle donazioni di sangue e di midollo osseo da parte dei salentini parlano da soli e testimoniano uno spirito solidaristico di primaria importanza. In questo convegno non abbiamo nascosto le difficoltà organizzative presenti nel sistema delicato e complesso della donazione del sangue e del midollo osseo, ma posso affermare con certezza di essere in una terra che ha dimostrato di avere la solidarietà nel suo DNA. Per questo motivo la mia presenza è un segno di attenzione e di gratitudine per tutti i volontari e, nel contempo, è una ulteriore finestra di sensibilizzazione per la diffusione della cultura del dono”.
Il convegno ha visto la collaborazione della Parrocchia Santa Sofia di Corsano ed il sostegno del Comune di Corsano che ha conferito il patrocinio istituzionale.
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