COPERTINO – Approvato dalla giunta comunale di Copertino il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione del Collegio Serafico; subito al via la gara per affidare i lavori di recupero dell’immobile, finalizzati a trasformarlo in un centro di inclusione e animazione sociale provvisto di un orto-vivaio sperimentale.
La struttura, che risale agli anni ’90, versa in stato di abbandono ed è stata più volte oggetto di attenzione da parte dei vandali e di due incendi che ne hanno minato le possibilità di recupero totale, visto che il perdurante stato di incuria ha provocato danni ai solai, ai pilastri, alle murature.
La progettazione della strategia, coordinata da Metamor Architetti Associati e dallo studio Barletti-Del Grosso – vincitori del bando regionale del Por Puglia 2014-2020 (due milioni di euro il costo del progetto) – e resa possibile anche dal lavoro dell’assessorato alla Progettazione all’epoca guidato da Laura Alemanno, ha visto in passato la partecipazione attiva e l’ascolto dei cittadini e delle associazioni copertinesi. “Ed oggi, dopo la gara di progettazione vinta dallo studio Maghenzani di Lecce, potremo finalmente dare il via a questo intervento che conserverà sia la sia memoria storica che la destinazione sociale dell’edificio iniziale”, commenta la sindaca di Copertino Sandrina Schito.
Una volta recuperato, infatti, il “Seraphicum” verrà impiegato per mettere in atto azioni di contrasto alla povertà e di inclusione sociale attraverso attività ludico – teatrali, servizi di ristorazione, accoglienza e conduzione dell’orto/frutteto adiacente alla struttura. La rigenerazione urbana dell’edificio sarà effettuata utilizzando materiali a basso impatto ambientale; la sua aerazione verrà assicurata da quattro finestroni e un portone sezionale sul retro. Strutturato su tre livelli collegati da un ascensore, il nuovo centro a disposizione della comunità verrà così organizzato: piano terra accessibile attraverso una passerella al termine di un viale alberato e illuminato; piano interrato sede di un auditorium-teatro di 98 posti a sedere, comprensivi di postazioni con dotazioni tecnologiche di base per persone con disabilità; primo piano con cucina attrezzata per la ristorazione sociale, a regime no-profit, con 30 posti a sedere di cui una parte riservata a persone con disabilità. Al secondo piano, ancora, ci sarà posto per una foresteria con 13 posti letto e 6 camere, di cui una attrezzata per ospiti con disabilità; infine il terzo piano, coibentato, verrà dotato di pannelli fotovoltaici. I livelli saranno collegati tra loro da un impianto di sollevamento. L’esterno, che prevede siepi e alberature e che verrà utilizzato per manifestazioni artistiche e musicali, comprenderà anche un orto-vivaio e un frutteto da usare per l’agricoltura sociale.
E sarà solo il primo step di un intervento di rigenerazione urbana, collegato a un secondo progetto in via di approvazione, per mettere in relazione il centro storico di Copertino con Casole, destinatario di un altro intervento dedicato alla mobilità lenta. “Siamo veramente contenti di poter avviare i lavori di ristrutturazione del Collegio, che tornerà ad essere un edificio di servizio per la comunità in cui tutti, ma proprio tutti potranno trovare motivi di inclusione, condivisione, espressione di sé e, perché no, relax”, continua la sindaca Schito. “La pandemia ha rallentato l’iter di questo progetto per quasi due anni, ma adesso, finalmente, potremo avviarne e velocizzarne i lavori”.
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