di Andrea Guido, consigliere comunale opposizione del Comune di Lecce
L’altra sera 2 ragazze leccesi di 13 anni sono rimaste gravemente ferite in un incidente a bordo di un monopattino elettrico in viale della Repubblica, nel cuore del rione San Pio. Entrambe sono state trasportate al pronto soccorso in codice rosso ma una di loro, dopo essere stata sottoposta ad un intervento chirurgico, è tuttora in coma, in terapia intensiva.
Le adolescenti sono finite sul cofano di una Mercedes che procedeva in direzione via Taranto, andando a impattare violentemente sul parabrezza, mentre il monopattino è rimasto incastrato sotto l’autovettura.
Sappiamo tutti che non si può procedere in due su un monopattino, aspetto che – purtroppo, a Lecce – viene continuamente trasgredito. Inoltre, i minori devono indossare i caschi e tutti, dopo il tramonto, devono essere dotati di giubini rifrangenti. Ma, soprattutto, è vietato l’utilizzo del mezzo ai ragazzi con un età al di sotto dei 14 anni.
Quindi, probabilmente, più che nuove leggi per arginare il numero di morti e feriti, in forte crescita dopo i lunghi periodi di restrizione e lockdown, servirebbero controlli: ma a Lecce non si riesce ad evitare nemmeno la più clamorosa delle violazioni – sotto gli occhi di tutti – ossia l’uso del monopattino in due.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Monopattini dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, la principale causa di sinistro è la caduta autonoma dovuta a ribaltamento senza urto contro ostacoli: su questo aspetto incide fortemente la manutenzione stradale delle arterie cittadine.
A Lecce non solo si è dato il via libera, da un giorno all’altro, al selvaggio utilizzo dei mezzi elettrici senza aver previsto o messo a punto un sistema adeguato di controlli da parte della Polizia Locale, ma non si è tenuto conto neanche delle buche, anzi delle voragini e degli avvallamenti che caratterizzano le carreggiate e le fasce di pertinenza di tutta la città.
Quanto è accaduto ieri sera è l’ennesima riprova della totale inadeguatezza dell’Amministrazione di Salvemini nei confronti di qualsiasi materia. Non dai il via libera ad uno sharing di monopattini elettrici se non hai la capacità di controllarne le modalità di utilizzo e non adegui, prima, le sedi stradali. È da veri irresponsabili.
La città è allo sbando totale, su tutti i fronti, la maggioranza è in frantumi da tempo, i leccesi sono ostaggi e vittime di una gestione del traffico e della viabilità superficiale, strettamente ideologica e palesemente disorganica.
Molti sindaci italiani sono corsi ai ripari e hanno emanato apposite ordinanze per introdurre l’obbligo del casco per tutte le persone che utilizzano i monopattini elettrici nel territorio del comune. Altri hanno posto ulteriori limiti di velocità in base alle diverse aree urbane. A Lecce il nulla. Il silenzio. L’indifferenza. Come se tutto procedesse a gonfie vele.
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