BRINDISI – Ancora un appuntamento con «Visioni», la rassegna di visite guidate e performative dedicata all’arte e alla storia di Brindisi: i bambini tornano protagonisti lunedì 19 luglio con la visita guidata agli Scavi archeologici di San Pietro degli Schiavoni da una speciale prospettiva, quella del foyer del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, dove è collocato un grande pavimento di cristallo che sovrasta il sito archeologico. Terminata la visita, i bambini faranno un giro nella fantasia con lo spettacolo di performer e burattini «Iole Giorasole e i prati in fiore», con Paola Giglio e Gianluigi Cosi. Partenza dall’Infopoint di Palazzo Granafei-Nervegna alle ore 19: la partecipazione è gratuita con prenotazione al T. 0831 229 784 oppure sulla pagina di Eventbrite.it https://bit.ly/3jemQ79.
L’iniziativa fa parte di un progetto di animazione on-site, cui partecipano il Comune di Brindisi e la Fondazione Nuovo Teatro Verdi, che la Regione Puglia promuove per qualificare e potenziare il servizio di informazione e accoglienza turistica svolto dagli uffici Infopoint della rete regionale, e integra il percorso di destinazione avviato dall’assessorato comunale al Turismo, marketing territoriale e creatività per posizionare la città in un sistema di offerta turistica.
Il Nuovo Teatro Verdi sorge sull’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni che comprende un quartiere della città romana attraversato da un cardine, ossia uno degli assi viari nord-sud ai lati del quale sono ben visibili resti di domus con pavimenti a mosaico, piccole terme private e botteghe. I bambini ascolteranno sospesi sulla storia della loro città, godendo di un punto di vista privilegiato che favorisce la lettura del tessuto urbanistico, degli stili di vita, della coesistenza e dei rapporti di comunità degli abitanti dell’antica città romana.
Dalla storia al teatro, così interconnessi anche materialmente, e ai suoi temi ambientali. I bambini diventano spettatori di un lavoro di attori e burattini, dal titolo «Iole Giorasole e i prati in fiore», con con Paola Giglio e Gianluigi Cosi. Lo spettacolo, liberamente ispirato all’omonimo libro di filastrocce di Gianluigi Cosi, conduce i bambini nel mondo di Iole Girasole, fatto di colori e di emozioni, di felicità e di speranza. Da qualche giorno, sul balcone del fioraio Ronzino, qualcosa non va: i suoi fiori si stanno appassendo perché le api che trasportano il polline sembrano sparite. L’ape regina Bice si dice sia stata avvistata presso un barbiere portoghese di nome Benitau, ma da allora di lei più nessuna traccia. Ronzino, disperato, chiede aiuto a Iole Girasole: chi meglio di lei può riuscire a riportare il sole e la felicità? Lo spettacolo affronta il tema dell’insostenibile rapporto tra uomo e ambiente, indirizzato verso il rischio di compromissione della diversità vegetale e dell’integrità dell’ecosistema nel suo complesso. Veleni, pesticidi, inquinamento, urbanizzazione, campi magnetici e mutazioni climatiche minacciano la conservazione dei preziosi insetti impollinatori. Non è certo che la frase appartenga ad Albert Einstein, ma certamente è l’emblema del pericolo che l’umanità sta correndo. «Se le api sparissero, il genere umano si estinguerebbe in quattro anni», avverte l’inquietante ammonimento. Così, in qualche ambiente dell’Occidente c’è chi comincia a preoccuparsi seriamente della scomparsa di questi piccoli insetti tanto laboriosi quanto importanti per la sopravvivenza della natura e del genere umano.
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