LECCE – La Compagnia dei Carabinieri di Lecce e il Commissariato di Nardò, nella giornata di ieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di Custodia cautelare, emessa dalla Procura della Repubblica di Lecce a carico di quattro cittadini di nazionalità romena, tre uomini ed una donna, responsabili del reato di furto aggravato. La banda era specializzata nel furto di alcoolici di pregio dai supermercati della provincia.
Al momento sono stati catturati due uomini ed una donna:Marius Laurentiu Mititica, Andrea Florentina Dragan, entrambi di 32 anni,e il diciannovenne C.S.R. Polizia e carabinieri sono ora sulle tracce di M.M., il quarto componente della banda.
Non si trattava dei furti di merce di pochi euro di valore che talvolta vengono commessi magari da chi, in tempi di pandemia, si trova privo di mezzi di sussistenza, ma di un vero e propriogruppo criminale che aveva individuato la merce di maggior valore rinvenibile all’interno dei supermercati: rum Zapata, champagne Moet&Chandon, whisky Talisker, e via discorrendo. Si tratta di prodotti protetti con sistemi antitaccheggio, ma la banda aveva trovato un mezzo ingegnoso per eludere i controlli.
La tefcnica – orama consolidata – era la seguente – Uno dei componenti entrava nell’esercizio commerciale, prendeva di mira le bottiglie di maggior pregio e, individuato nel negozio un angolo cieco, non inquadrato dalle telecamere di sorveglianza, staccava le placche antitaccheggio, riponeva la merce pregiata all’interno di uno zaino ed usciva senza fare acquisti. Era quindi il turno del complice che, entrato nel supermercato, prelevava lo zaino nel quale erano stati riposti i liquori e se ne usciva senza far suonare l’allarme.
Numerosi sono stati i supermercati presi di mira dalla banda, sia a Lecce che in Provincia, per un ammanco di migliaia di euro. I colpi sono stati messi a segno tra i mesi di giugno e settembre del 2020 a Poggiardo, Uggiano La Chiesa, Martano, Minervino Di Lecce, San Cassiano e Otranto.
Le indagini della Compagnia di Lecce e del Commissariato di Nardò, che pazientemente hanno visionato centinaia di video, sono servite a smascherare quattro persone nei confronti delle quali la Procura della Repubblica di Lecce, al termine delle indagini, ha chiesto e otteuto la misura cautelare degli arresti domiciliari.
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