LECCE – “Questo fine settimana restate a casa”. L’appello che il sindaco di Lecce Carlo Salvemini rivolge ai leccesi, e non solo, è chiaro. “Invito i salentini a venire a Lecce solo per motivi di lavoro, salute, necessità, rinviando a tempi migliori spostamenti dal proprio comune.”
Per evitare l’affollamento già avvenuto nelle vie leccesi nelle scorse settimane, il primo cittadino annuncia per il weekend maggiori controlli severi per il rispetto dell’ordinanza regionale firmata ieri dal Presidente Emiliano, che dispone su tutto il territorio pugliese il divieto di stazionamento all’aperto, salvo che ci si trovi in condizione di isolamento o con propri conviventi o per soddisfare esigenze primarie, come mettersi in fila per ricevere un certificato o fare la spesa o entrare in farmacia.
“In attesa di conoscere se e quando la Puglia diverrà arancione – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – il provvedimento regionale ha l’obiettivo di restringere ancora di più forme di aggregazione considerate a rischio trasmissione del virus, per quanto all’aperto: assembramenti statici di persone per esclusivi ragioni di svago. Quello che è una legittima e innocente relazione sociale in tempi normali diviene purtroppo pericolosa in una pandemia. E quindi va scongiurata L’appello che rivolgo ai leccesi – soprattutto i più giovani – è di attenersi a questa nuova disposizione.”
Multe salate per chi viola le regole, previste infatti sanzioni amministrative da 400 euro fino ad un massimo di 1.000 euro. “Impegniamoci ad evitarle. Consideriamoci, per il bene di tutti, zona arancione anche se ancora non lo siamo ufficialmente. Questo fine settimana restate a casa, cortesemente” invita ancora una volta il sindaco, ribadendo che “d’intesa col Questore – a seguito di riunione tecnica programmata nelle prossime ore- da questo fine settimana, quindi, verranno organizzati servizi interforze per verificare osservanza di queste disposizioni, principalmente nelle zone individuate come maggiormente sensibili. Chiedo la collaborazioni di tutti. Non viene disposta al momento la chiusura di nessuna attività. Ma introdotta un ulteriore restrizione nelle nostra abitudini sociali: è il sacrificio che dobbiamo imporci per contenere il contagio”.
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