BRINDISI- Sono ben 21 le persone finite sotto inchiesta con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari. Per tre di queste, questa mattina, con un’operazione guidata dalla Guardia di Finanza, si sono aperte le porte del carcere. Si tratta dei francavillesi Massimo Bianco, imprenditore, Francesco Pepe Milizia, commercialista, e del magistrato della Sezione Fallimentare latianese Gianmarco Galiano. Sono invece stati posti agli arresti domiciliari l’avvocatessa Federica Spina, l’avvocato Francesco Bianco e la presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri Annalisa Formosi, anche loro di Francavilla Fontana. Altri due magistrati, Francesco Giliberti e Giuseppe Marseglia, sono invece indagati a piede libero.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Potenza Francesco Curcio, riguarda alcune procedure fallimentari ed è stata avviata nel 2017, in seguito alla richiesta di concordato preventivo avanzata da una società del brindisino. Successivamente sono state eseguite una serie di perquisizioni, in particolare negli studi dei professionisti coinvolti nella vicenda. Le indagini inizialmente sono state coordinate dal sostituto procuratore di Brindisi Raffaele Casto e in seguito sono state trasferite a Potenza, per competenza funzionale in seguito al coinvolgimento dei magistrati.
Facebook
Instagram
RSS