LECCE – “Quando un artista muore non viene ricordato, e neanche mai dimenticato; poiché vive attraverso l’opera.”
Lo affermava Giancarlo Modarelli, oggi questa frase viene usata sulla pagina Facebook “I grandi maestri della cartapesta” per commentare la notizia della scomparsa di Antonio Malecore, uno dei esponenti illustri dell’arte cartapestaia leccese.
Il maestro è morto nella giornata di ieri alla veneranda età di 98 anni, nello stesso giorno in cui otto anni fa era venuto a mancare il fratello Ugo, anche lui artista molto stimato nel suo campo. Nacque nel 1922 e crebbe in una famiglia d’arte, per anni ha infatti lavorato nella bottega creata dallo zio Giuseppe nel 1898. Numerose le sue opere sparse nelle chiese di tutto il Salento, ma anche in musei, gallerie d’arte e collezioni private di tutto il mondo. Il suo stile seguiva quello che per decenni ha caratterizzato i lavori dei Malecore, basato sull’essenzialità nei panneggi e sulla sobrietà nei decori, fedele alla tecnica tradizionale di cui ha conservato i segreti fino alla morte.
Un’intera vita dedicata alla cartapesta, a quell’arte tipica della sua terra, di cui si è occupato fino al 2010, anno in cui è stato costretto a ritirarsi dal suo amato lavoro, continuando però a conservare la sua devozione artistica.
Immediato il cordoglio del sindaco di Lecce Carlo Salvemini: “Da sindaco è per me doveroso rendere omaggio a una figura così importante dell’artigianato e della cultura della nostra città. Lo faccio a nome di tutti i leccesi, con l’auspicio di poter presto rendergli pubblicamente omaggio nelle forme che la sua arte senza dubbio merita. Alla famiglia i miei più sinceri sentimenti di vicinanza”.
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