Nella puntata della trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta”, andata in onda nella serata di ieri, è scoppiata una polemica fra il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, e il sindaco di Lizzanello e Merine Fulvio Pedone. Argomento della discussione, il divieto di spostamento fra piccoli comuni nel solo giorno di Natale. Sulla pagina ufficiale del Comunedi Lizzanello, il sindaco Pedone ha commentato:
“Il Ministro Di Maio si è arrabbiato alla mia provocazione di voler trascorrere il Natale con mia madre, sola e vedova, anche a costo di pagare la sanzione prevista per il divieto di spostamento tra comuni nei soli giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
Dispiace come il Ministro non si sia accorto dell’asimmetria dell’ultimo dpcm: da un lato ha dato il via libera agli spostamenti per tutto il mese, in barba al rischio della terza ondata, dall’altro ha inteso contenere il contagio solo ponendo delle limitazioni ai legami familiari nel giorno di Natale.
Non sono io che invito a contravvenire il dpcm, ma è il dpcm che per come e’ strutturato viola i principi fondamentali (per esempio art. 8 Cedu).
Così facendo, difatti, il dpcm non può più invocare il diritto alla salute quale principio presupposto alla privazione della libertà avendo autorizzato quello che in questi giorni prenatalizi e’drammaticamente sotto gli occhi di tutti: file e assembramenti impropri!
Se il diritto alla salute deve prevalere, deve prevalere sempre e tutti devono rispettarlo, ma se la limitazione è solo nel giorno di Natale, giunge ai cittadini come una norma esclusivamente sanzionatoria e non anche preventiva. Se è solo una sanzione, allora pago la multa e passo il Natale con mia madre.
Fermo restando che fino al 25 dicembre limiterò al massimo i miei spostamenti.”
Decisa la risposta di Di Maio, che ha definito irresponsabile il primo cittadino di Lizzanello: “Sono allibito che un primo cittadino inviti i suoi concittadini a delinquere”.
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