OTRANTO – Chiuso un locale cult ad Otranto. Attorno alle 2 della notte del 19 luglio, i poliziotti della Squadra Volanti del Commissariato di Otranto – nel corso dell’attività di controllo sul corretto adempimento delle misure previste per verificare il rispetto delle norme finalizzate a ostacolare la diffusione del virus Covid-19 – sono intervenuti sul lungomare degli Eroi in Otranto, a ridosso del chiosco-bar denominato Maestrale.
Il noto locale, punto di attrazione storica della cittadina idruntina, catalizzatore della movida estiva, conosciuto nel Salento per la location particolare, attestata su di un molo proiettato all’interno del golfo di Otranto, proprio quella sera aveva avviato la propria attività nell’estate 2020, con la rituale inaugurazione della stagione.
E proprio la tardiva apertura e l’inaugurazione, probabilmente – fanno sapere dal Commissariato di Otranto – avevano attirato nel locale, nelle immediate adiacenze e sull’intero molo, quelle che potevano essere stimate in circa 1000 persone, assembrate in tutta l’area destinata all’attività commerciale del predetto esercizio e, senza soluzione di continuità, su tutta l’area del molo Santi Martiri, dove è ubicata la predetta struttura”.
Il personale intervenuto “per evidenti ragioni di ordine pubblico e di sanità”, per un verso si limitava a constatare il gigantesco assembramento, per altro contattava telefonicamente i titolari della struttura, i quali intervenivano fuori dall’area del locale ed, unitamente agli uomini del Commissariato, rilevavano l’entità dell’affollamento all’interno degli spazi loro attribuiti ed in tutta l’area circostante del molo.
A quel punto gli agenti siu sono limitati a scattare qualche foto per cristallizzare il momento del controllo, ma non andava oltre per l’evidente impossibilità di procedere in sicurezza a dissipare l’assembramento, visto che la gente “si era assembrata anche a ridosso delle parti del molo più prospicenti al mare”.
Secondo i poliziotti, i titolari del locale non si sarebbero attenuti alle misure adottate per contrastare e contenere il diffondersi del Codiv 19. Da qui la decisione del Commissiato di chiudere provvisoriamente l’esercizo pubblico per cinque giorni.
Facebook
Instagram
RSS