“L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lecce ringrazia il sindaco Carlo Salvemini e l’Amministrazione Comunale di Lecce per la solidarietà espressa al nostro collega nella vicenda in cui una vigilessa ha ostacolato il sollecito transito del Medico in una situazione di estrema urgenza.
Non abbiamo certamente bisogno della retorica dell’eroismo, ma riteniamo che sia utile chiarire a tutti il ruolo decisivo della nostra professione, tra le tantissime difficoltà determinate dall’attuale emergenza.
Le forze dell’ordine nazionali e locali sono impegnate, al pari degli operatori sanitari e in sintonia con essi, a garantire e presidiare la sicurezza e la salute dei cittadini. Ironizzare, dubitare, ostacolare da parte di una rappresentate dei primi l’attività svolta da un Medico urgentemente chiamato, non solo tenta (inutilmente) di alimentare conflittualità e delegittimazione, ma soprattutto esprime scarsa sensibilità (e forse conoscenza) del fatto che i medici sono costantemente e “normalmente” impegnati nella loro professione per 24 ore al giorno, per tutti i giorni dell’anno (feste comprese), rinunciando spesso a interessi e necessità personali, trascurando amici e affetti. Ed esprime scarsa conoscenza che l’opera del medico può concretamente determinare – come nel caso in questione – l’evoluzione favorevole di una situazione clinica acuta e compromessa, minuti nei quali si decide la vita o la morte di un essere umano o la qualità della sua esistenza futura; tale comportamento oggettivamente rinnega in maniera inammissibile la memoria e il sacrificio di oltre 120 medici che in questi giorni, con la loro morte, hanno testimoniato una professione di solidarietà.
È questa l’ennesima occasione perché la politica e il decisore legislativo accolga la nostra richiesta di vederci riconosciuto lo stato giuridico di Pubblici Ufficiali, preposti alla salvaguardia del bene più prezioso, la salute”.
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