TUTURANO (BRINDISI) – Dopo la chiusura delle scuole, molti insegnanti si sono ingegnati per dare continuità al progetto didattico con i propri allievi. Non tutte le scuole sono dotate di sistemi informatici fruibili per la didattica online, ma è comunque possibile mantenere un contatto attraverso alcune piattaforme social utilizzate ormai in tutte le famiglie.
La maestra Tina Moncullo, insegnante nella scuola primaria “Edmondo De Amicis” di Tuturano, in attesa di un sistema più funzionale ha creato un gruppo su Whatsapp per i suoi allievi della 4ª A con il quale riesce, attraverso videochiamate per piccoli gruppi e chat, a portare avanti il suo lavoro.
“Non appena sarà attivato il registro digitale – ha spiegato la maestra Tina – verranno predisposte delle vere e proprie lezioni online, ma nel frattempo aggirando qualche intoppo tecnico, cerchiamo di continuare a fare scuola”.
La gestione non è semplice, ma anche in questo modo è possibile ritagliarsi qualche momento divertente durante le spiegazioni, come succede in classe. “La cosa più bella, quando siamo in chat, è vedere che chiedono la parola inviando l’emoticon del dito indice alzato”
In un momento così complicato per tutti e soprattutto per i più piccoli, il lavoro degli insegnanti è soprattutto quello di stabilire nuove abitudini che possano in qualche modo colmare anche l’assenza del contatto quotidiano. Per questo è nata un’iniziativa che invita i più piccoli a disegnare un arcobaleno su un foglio, su pezzo di stoffa un grande arcobaleno accompagnato dalla scritta “Andrà tutto bene” da appendere al balcone o sulla finestra di casa. Un gioco che aiuta ad intrattenere i bambini con un’attività creativa e divertente, ma più di tutto è capace di infondere sicurezza e l’idea positiva che tutto andrà per il meglio.
L’occasione è stata colta al volo dalla maestra Tina che ha coinvolto i “suoi” bambini che dopo la lezione hanno inviato in chat un sacco di disegni coloratissimi.
“I miei bambini mi mancano tanto e non vedo l’ora che tutto finisca. Oltre al puro insegnamento, il mio mestiere è accogliere, abbracciare, salutare con affetto, asciugare le lacrime quando serve e tanto, tanto altro. Nessuna tecnologia potrà mai sostituire questo, ma adesso è il tempo di stare a casa e trovare un modo diverso di stare insieme”.
Dopo la dichiarazione dei pandemia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il premier Conte ha disposto la chiusura di tutti gli esercizi non indispensabili e il nostro Paese si trova in una situazione a dir poco surreale.
I bambini questo non sono in grado di comprenderlo ed è fondamentale garantire loro almeno una parvenza di normalità. E se questo significa farli pasticciare con pastelli e pennarelli, lasciamo che invadano il mondo di arcobaleni enormi e tanti messaggini pieni di emoticon, soprattutto quelle con il dito all’insù.
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