BRINDISI – Su il sipario su uno spettacolo che promette allegria e grandi risate, passando da un registro all’altro. Un copione vivace e divertente che sarà protagonista giovedì 6 febbraio con sipario alle ore 21, al Cinema Teatro Impero di Brindisi. Protagonisti Massimo Lopez e Tullio Solenghi con il loro «Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show». Lo spettacolo è firmato «Aurora Eventi».
I biglietti sono disponibili online sul circuito Vivaticket alla pagina https://bit.ly/37LXmVZ e presso i punti vendita Vivaticket. Prezzi: poltronissima 35 euro, poltrona 25 euro.
Con alle spalle centinaia di repliche e biglietti esauriti ovunque, lo show, di cui i due artisti sono interpreti e autori, è impreziosito dalla musica live della Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio. «Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show» è di fatto una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni e interazioni col pubblico. Un mix vincente e assai vivace. Tra i vari cammei, c’è l’incontro tra Papa Bergoglio (Massimo) e Papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica. Senza dimenticare i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di «Tale e Quale Show». Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. In tutto quasi due ore di spettacolo che regalano emozione grazie all’indiscutibile talento di questi due straordinari artisti. In quasi due ore di spettacolo, i due protagonisti, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
«Questo nostro spettacolo – è scritto nelle note di presentazione dello show – è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo oltre quindici anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere, sketch, imitazioni, frammenti di teatro, parodie. I teatri esauriti nelle prime due stagioni ci hanno esaltato, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata. Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, legato al Trio: ‘Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina’, ‘Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi’, ‘I primi gruppi di ascolto li istituimmo nel 1987 col Trio’, ‘Per far digerire ai miei figli i Promessi Sposi, sono stati provvidenziali i vostri’. Così, ogni sera, oltre al divertimento condividiamo col nostro pubblico un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, anche se la sua presenza in scena la si avverte per tutte le due ore di spettacolo».
Lo spettacolo è un connubio di musica e prosa, la componente musicale rappresenta una buona fetta dello show, ma centrali sono anche la prosa, gli sketch e le imitazioni. A Lopez e Solenghi il merito di creare un percorso temporale, scandito con cura lungo una carriera memorabile e interrotto soltanto da intermezzi spazientiti di Pippo Baudo (Solenghi). «L’idea di base è quella di mettere in uso e in scena – hanno detto i due – gli attrezzi del mestiere seguendo i canoni di comicità che per anni hanno accompagnato la produzione del Trio, ecco perché il ricordo di Anna Marchesini è fondamentale, è parte integrante di questo spettacolo, la sentiamo sempre con noi sul palco, non c’è un momento dello show che non appartenga a quello che il Trio ha fatto e significato».
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