LECCE – “Una multa di 166,66 euro è la sanzione che si è vista notificare una cittadina leccese per aver trovato un gattino randagio e malato per strada ed averlo portato dal veterinario. Insomma la realtà supera la fantasia ed ai cittadini leccesi avere un buon cuore può costare caro. Proprio così! Con un accordo Stato Regione si impone che gli animali rilevati sul territorio debbano essere microcippati, normativa giusta e legittima in tutela degli animali, ma a Lecce si è voluto andare oltre, emanando un’ordinanza con la quale si impone il divieto di prendere gli animali, anche in forte stato di necessità, interpretando sempre secondo un principio militarista l’appiglio nazionale. Un’ordinanza che ha fatto trovare l’ignara e generosa cittadina leccese, la quale vedendo un gattino malandato, ha provveduto a portarlo da un veterinario e farsi carico di tutti gli oneri del medico, di fronte ad una sanzione di oltre 166,00 euro notificata dalle guardie dell’ambiente. La violazione commessa? La donna non avrebbe dovuto prendere il cucciolo, avrebbe dovuto chiamare le guardie le quali avrebbero valutato e deciso il da farsi. Ed a nulla sono serviti i certificati del veterinario con i quali si è attestato il grave stato dell’animale, morto poco dopo nello studio medico, la donna si è vista sanzionare una multa che oltre al dolore per la morte del cucciolo ha amareggiato anche la propria anima! Mi chiedo: ma siamo certi di andare nella direzione giusta? Siamo certi che sanzionare in modo orbo anche ciò che obbiettivamente è un giusto agire, voglia dire rendere Lecce Migliore? Il Sindaco Salvemini intende portare avanti la lotta al randagismo sulle spalle dei cittadini? Siamo difronte all’ennesima beffa di chi prometteva il cambiamento e sta dando solo cinismo!”
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“Non toccate i gatti in difficoltà, pagherete 166 euro”
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