BARI – La fiera campionaria di Bari, comunemente conosciuta come Fiera del Levante, giunta quest’anno alla sua 87^ edizione, ha registrato anche la partecipazione del Comune di Novoli ospite di UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) e della sezione imprese di Confcommercio della Provincia di Bari.
All’evento hanno preso parte l’assessore al Turismo del Comune di Novoli, Federica Pezzuto insieme all’assessore al Bilancio, Tonio Roma. Presenti anche il presidente del comitato festa S. Antonio Abate, Tonio Villani e Alessandro Maria Polito, presidente dell’associazione “Icon Radio Visual Group Aps” e coordinatore generale e organizzativo delle ultime tre edizioni della Fòcara di Novoli.
Al confronto pubblico sono intervenuti Rocco Lauciello, presidente regionale UNPLI e Tonia Massaro, vice presidente di Confcommercio Bari – BAT.
Un’occasione di incontro e conoscenza più approfondita della realtà regionale, in materia di turismo e non solo. Un momento propizio per divulgare l’impegno profuso ogni anno affinché la festività patronale novolese cresca sempre più ed attragga maggiore attenzione da devoti, turisti ed istituzioni pubbliche.
Una festa inclusiva e partecipativa ha detto, in apertura, Alessandro Maria Polito, che ha ideato e diretto il docufilm proiettato per l’occasione e che esplora le diverse tappe della costruzione della Fòcara di Novoli a partire dalla raccolta delle “sarmente” e fino ai giorni clou della festa, con i riti religiosi e civili (dalla posa della bandiera sul falò alla benedizione degli animali, alla processione con il simulacro del santo anacoreta e fino all’accensione della grande pira, la sera della vigilia, il 16 gennaio di ogni anno): momenti che sa secoli rendono questo rito unico e fortemente identificativo per Novoli ed i suoi abitanti.
A proposito di “sarmente”, i tralci di vite occorrenti per costruire la Fòcara, il presidente Villani ha manifestato il timore, largamente diffuso, che tale tradizione vada, nel corso degli anni futuri, sempre più stemperandosi. Il ricambio generazionale, infatti, non ha a che fare solo con l’ontologia antropologica ma anche con un processo di inculturazione che si sta perdendo per strada giacché le nuove generazioni appaiono quasi sempre più indifferenti ad un certo sentimento religioso e ad un certo folklore. Uno scoraggiamento dettato anche da una sensibile diminuzione dei vigneti e dai processi di meccanizzazione nella raccolta dei tralci (prima si procedeva manualmente, ora invece il più delle volte tramite taglio elettronico); a ciò si aggiungano i costi vivi per la costruzione e l’osservanza dei regolamenti che sono sempre più stringenti quando si tratta di sicurezza sul lavoro.
Federica Pezzuto, assessore al Turismo ed al Marketing territoriale, ha voluto sottolineare l’importanza di un evento qual è quello della festa patronale novolese che fa da apripista non solo a tutte le feste del Salento ma anche a quelle della intera regione se non pure dell’intero Stivale. Una opportunità propizia ad attrarre turismo sul territorio anche durante la stagione invernale e per far conoscere le nostre tradizioni. Con tutto ciò che ne consegue in materia di ospitalità intesa a 360°: dal vitto all’alloggio passando per la conoscenza del territorio, della sua storia e delle sue potenzialità da riscoprire e rilanciare.
Tutto ciò, però, non può prescindere da una programmazione economica puntuale e tempestiva, ha dichiarato l’assessore al Bilancio Tonio Roma. È urgente, infatti, cercare di risolvere il nodo legato alla destinazione degli emolumenti – statali e regionali – affinché lo sforzo sia equamente suddiviso fra gli Enti locali (Comune, Regione e Provincia) in sintonia con il Governo Centrale ed i Ministeri preposti così da salvaguardare e preservare una delle più alte espressioni della cultura immateriale di questa terra.
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