Inizia malissimo la terza stagione in A del Lecce con un sonoro 4 a 0 in casa contro l’Atalanta. Contro i forti bergamaschi si sapeva che sarebbe stato difficile, ma i giallorossi hanno sbagliato troppo e palesato delle lacune tecnico tattiche evidenti. In sede di mercato bisognerà intervenire perché così la squadra di Gotti difficilmente potrà regalarsi delle soddisfazioni anche perché il tecnico anche oggi, come per tutto il precampionato, ha voluto giocare con un 4-2-3-1 che era più un 4-5-1 in fase d’attacco, lasciando nel dimenticatoio quel 4-4-2 che aveva permesso al Lecce di salvarsi a maggio.
Come detto, oggi è stato un Lecce in vena di regali che ha lasciato troppo spazio a Retegui sulle palle alte nel primo tempo e da queste sono nati i due gol con cui l’Atalanta ha ipotecato la vittoria al Via del Mare. Gli uomini di Gasperini non sono certo un gruppo che si lascia scappare le occasioni, e hanno chiuso i conti nel secondo tempo con altre due reti, frutto di altre ingenuità giallorosse.
Tornando al primo tempo, irriconoscibile è stato Baschirotto che si è perso l’attaccante italoargentino senza neppure saltare sui due cross che sono giunti prima da sinistra e poi da destra per l’uno due che ha chiuso virtualmente l’incontro. Altro elemento sul banco degli imputati è Krstovic, troppo egoista e inconcludente per tutto l’arco della prima frazione e colpevole al 35’ sul primo gol quando si intestardisce nell’andare palla al piede, invece di servire a sinistra Gallo. Il montenegrino perde la palla e da lì nasce il gol del vantaggio ospite.
Eppure il Lecce proprio in quel momento della gara stava riuscendo in ripartenza ad impensierire la difesa orobica, soprattutto con Dorgu che al 33’ sbaglia il tiro dopo una buona corsa in profondità.
Prima ancora i giallorossi si erano fatti vedere dalle parti di Musso con alcune incursioni in area sempre del danese e con un tiro da fuori di Ramadani al quarto d’ora finito alto.
Intorno alla metà della frazione invece era stata l’Atalanta a farsi viva dalle parti di Falcone con De Ketelaere che aveva impensierito il portiere giallorosso, oggi con la fascia di capitano. Il portiere giallorosso sul primo gol è stato bravo a respingere su Retegui, ma è intervenuto Brescianini per il tap in vincente. Dopo il gol subito, il Lecce ha provato a rispondere, ma proprio sul tramonto del primo tempo ha subito la rete del 2 a 0, con Retegui che è svettato su un disorientato Baschirotto e ha insaccato senza difficoltà.
Nel secondo tempo il neoacquisto Coulibaly, entrato insieme a Banda per Pierret e per il deludente Morente, ha commesso il fatto da rigore che sempre Retegui ha trasformato con freddezza. A completare il poker dell’Atalanta ci ha pensato ancora Brescianini, freddo nell’approfittare di una mancata salita di Gendrey sulla linea del fuorigioco e abile nel depositare in rete. Deludente il francese che al quinto del secondo tempo si era mangiato di testa l’occasione per riaprire il match.
Nel finale i cambi di Gotti, che non ha mai cambiato assetto alla squadra, non hanno inciso e alla fine non è giunto neppure il gol della bandiera che avrebbe reso meno amaro questo inizio di stagione. Corvino dovrà fare degli interventi importanti se vuole dare al tecnico una squadra che possa avere chance di salvezza, mentre Gotti dovrà sicuramente cambiare mentalità e modulo ad un Lecce che con una sola punta può fare davvero poco in fase realizzativa.
Photogallery a cura di Andrea Stella
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