LECCE -Rialzarsi subito e tornare a muovere la classifica. Questo è il diktat del Lecce che domani si appresta ad affrontare l’ostico Torino di Ivan Jurić. La partita vale più dei punti in palio perché è determinante per lo stato psicologico del gruppo dopo due stop consecutivi contro Sassuolo ed Inter.
Marco Baroni sa bene quanto questo match sia un crocevia nel percorso che porta alla salvezza e la tensione traspare in conferenza stampa. «Siamo in un momento molto importante della stagione nel quale mancano sempre meno gare alla fine e ogni incontro diventa più complicato. Nelle ultime due partite ci hanno punito gli episodi e alcuni errori tecnici come accaduto contro il Sassuolo. Dobbiamo curare meglio i particolari per cercare di portare i risultati a nostro favore. Lavoriamo tanto per migliorare le qualità di questo gruppo e bisogna essere obiettivi sul fatto che questa squadra ha fatto già grandi cose.»
Contro il Torino, il Lecce dovrebbe tornare a giocare con un centrocampo più robusto grazie alla presenza di Blin soprattutto perché i granata sono risultati letali quando riescono a innescare gli attaccanti tra le linee delle difese avversarie. I giallorossi dovranno comunque invertire la rotta provando a vincere in un torneo che li ha visti vittoriosi più volte fuori dal Salento rispetto ai successi ottenuti al Via del Mare. «Bisogna dire che stiamo facendo un campionato al di sopra delle aspettative. Non è vero che in casa non si fanno punti perché abbiamo preso cinque punti negli ultimi match interni. Il Torino è scorbutico, corre tanto ed è compatto. I granata si stanno meritando la buona classifica che hanno conquistato sino ad oggi. Blin sarà del match perché è un giocatore fondamentale che ci sta dando tanto.»
Il tecnico giallorosso però mostra del nervosismo quando gli viene fatto notare che il Lecce è la squadra che tira meno in porta di tutta la Serie A. «I nostri problemi sono strutturali. Questo è un campionato con squadre che hanno fatturati differenti. Noi abbiamo giovani che non avevano mai fatto la A e che devono sentire la fiducia dell’ambiente. Dobbiamo sostenerli per arrivare in fondo insieme. Mi vengono i brividi solo a ripensare al sostegno dei nostri tifosi a San Siro, loro sono stati favolosi.»
In ultimo Baroni dedica spazio a Beto Barbas, suo compagno nell’avventura da calciatore in maglia giallorossa e che ha fatto visita al gruppo in settimana. «Il calcio ti lascia addosso delle emozioni che a volte è difficile tirare fuori. Appena l’ho visto, mi è venuto il desiderio di abbracciare un uomo e un campione eccezionale. E’ stato un calciatore che ha dato tanto per questo club e per questo territorio. Ai ragazzi ho raccontato la sua storia straordinaria.»
Facebook
Instagram
RSS