di Damiano Reale, presidente del Consorzio di Tutela dei vini Dop Salice Salentino
Vino e cibo di qualità rappresentano gli elementi su cui è basata la nostra cultura contadina e la nostra dieta mediterranea oggi purtroppo attaccati da messaggi fuorvianti avallati, se non addirittura promossi, dagli organi europei sotto forma di avviso ai consumatori sulla potenziale correlazione tra l’insorgenza di tumori e alcol. Non parliamo degli accessi ma dell’uso del vino che in Irlanda hanno deciso di perseguire, utilizzando etichette “terroristiche” che potrebbe comportare seri danni a tutte le imprese direttamente coinvolte nella filiera del vino.
Equiparare alcolici e superalcolici, al pari delle sigarette come elementi pericolosi per la salute è, a mio avviso, completamente sbagliato: si tratta infatti, di una decisione che ignora la storia, la cultura, gli usi e la tradizione di territori e filiere produttive che costituiscono la base del Made in Italy. L’uso del vino, oltre ad essere consigliato dalla Dieta Mediterranea, svolge numerose azioni benefiche, certificate ed avallate da numerosissimi studi nazionali ed internazionali. Nel nostro Paese il vino rappresenta, inoltre, la principale voce dell’export agroalimentare. Per questo è necessario tutelare quanti hanno costruito la storia di un settore che nel corso degli ultimi secoli ha regalato immense soddisfazioni alla nostra Patria attraverso una bevanda emblema della cultura, della storia e della tradizione italiana. Mi auguro che i nostri rappresentanti istituzionali, che ben conoscono l’importanza dell’universo vitivinicolo italiano, intervengano al più presto per tutelare e difendere questo nostro importantissimo patrimonio da speculazioni e illazioni che potrebbero comportare serie ripercussioni economiche, sociali e culturali sull’intero comparto.
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