Photo di Andrea Stella
di Antonio Trevisi, senatore del M5s
Quanto accaduto ieri allo stadio di via del Mare di Lecce è vergognoso. Vedere un campione del calibro di Samuel Umtiti abbandonarsi alle lacrime per gli ululati e i buu razzisti provenienti dal settore dei tifosi laziali è una scena che non si può più sopportare nel 2023. A lui e al suo compagno di squadra Banda, bersagliato anch’egli da cori ignobili, va tutta la nostra solidarietà. Purtroppo questo è un copione che si ripete troppo spesso, e nel “frullatore” che è diventato oggi il calcio certi accadimenti finiscono colpevolmente nell’oblio già il giorno dopo.
Non va dimenticato che ieri l’arbitro Marinelli è stato costretto persino a interrompere il gioco per l’atteggiamento di molti presenti nel settore ospiti. Gioco che è ripreso soltanto per l’insistenza dei due giocatori in questione, che hanno voluto rispondere sul campo a certi comportamenti beoti. E’ ormai chiaro però che certi episodi andrebbero stigmatizzati con più forza, magari a partire da figure come il patron della Lazio Lotito che ora siede con noi tra i banchi del Senato.
E puniti con provvedimenti più duri: sappiamo benissimo che non si può generalizzare, e che non tutti i tifosi della Lazio hanno il razzismo nel loro Dna culturale, però è innegabile che una frangia di quella tifoseria continua a distinguersi per cori e versi che nulla hanno a che vedere con il mondo dello sport. Il calcio italiano è ora che si interroghi in modo più serio, e che arrivi a decisioni più drastiche su questo aspetto.
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