In una squadra molto giovane e con tanti esordienti, serviva come il pane l’esperienza di un elemento che avesse già dalla sua tanta maturità in A. L’arrivo di Pezzella è stato fondamentale per il Lecce e i risultati si sono già visti a Napoli dove il ragazzo, prelevato dal Parma, ha disputato una partita di spessore contribuendo in modo notevole al pareggio dei giallorossi.
Questa mattina è stato il suo turno per le presentazioni di rito. A fare gli onori di casa, Stefano Trinchera che ha tessuto le lodi del ragazzo, mettendo in evidenza come il suo arrivo sia stato un colpo last minute di mercato.
«Pezzella è ancora giovane con i suoi 25 anni, ma ha già una grande esperienza in A.» Così il direttore sportivo leccese. «E’ molto bravo in fase difensiva, ma si propone tanto anche in avanti. Lo scorso anno ha giocato anche in Champions e Europa League con l’Atalanta, accrescendo la sua dote di esperienza. Siamo felici che sia con noi, lo seguivamo da tempo, ma solo a fine mercato c’è stata l’occasione giusta per prenderlo e non ce lo siamo fatti sfuggire.»
Il Lecce ha portato così qualità e sicurezza a sinistra, ruolo dove Gallo ha effettuato generose prestazioni condite però da qualche errore. Pezzella dovrebbe così prendersi quella fascia, soprattutto quando sarà al top di forma.
«Ho accettato subito l’opportunità di venire qui a Lecce perché posso giocare con più continuità e poi perché da uomo del sud, apprezzo il calore di questa piazza. A livello fisico non sto al 100% perché venivo da mesi di inattività. Prima della sfida contro il Napoli mister Baroni giustamente aveva detto che avrei potuto giocare quarantacinque minuti, poi però quando ti trovi dentro la partita, non vuoi uscire e sono felice di come è andata.»
Contro la squadra della sua città, Pezzella ha giocato davvero bene e, dopo aver saltato la sfida contro il Torino, ora vuole tornare ad essere protagonista nella difficile partita contro il Monza. « La gara contro i brianzoli è sicuramente importante, ma non decisiva visto che siamo ancora all’inizio del campionato. Dovremo porre la giusta attenzione poiché in A ogni gara riserva delle insidie. Ci dovranno essere domenica voglia e determinazione, ma senza pressione di fare il risultato a tutti i costi.»
Poi Pezzella parla del suo impatto con il gruppo e con il nuovo mister. «Il gruppo è molto unito, Umtiti e Pongracic hanno aggiunto qualità e quell’esperienza che serve in A. Banda? Lui è davvero sorprendente, ha uno scatto eccezionale e grandi margini di miglioramento. Sono sicuro che potrà fare grandi cose. A Bergamo ero schierato più alto, ma ho sempre giocato a 4 in difesa nella mia carriera. Non c’è dunque nessun problema per il modulo. Baroni ci chiede di correre tanto perché non dobbiamo essere passivi in campo. In questo torneo per salvarti devi provare a fare punti contro chiunque.»
In ultimo Giuseppe Pezzella si sente orgoglioso di essere omonimo di Ciro Pezzella, uno che ha fatto la storia del Lecce e a cui è dedicata (insieme a Lorusso) la curva nord del Via del Mare. «Non conosco bene la storia del mio omonimo, ma sono felice quando giocatori del sud fanno la storia di un club con tifosi calorosi come qui a Lecce.»
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