Nel giorno della presentazione alla stampa di Gianluca Frabotta, nuovo esterno difensivo di Baroni, a tener banco in casa Lecce è soprattutto la probabile cessione di Massimo Coda. L’attaccante, che negli ultimi due anni ha fatto la storia del Lecce con 42 reti in B, è vicinissimo a cambiare casacca, passando da quella giallorossa a quella rossoblù dei grifoni liguri. Per lui un triennale da quasi due milioni e tre complessivi e la possibilità di essere ancora decisivo nel campionato che conosce meglio, la B.
Pantaleo Corvino, a margine della conferenza stampa di Frabotta, non nega la trattativa, anzi dichiara che è ben avviata e che potrebbe concludersi anche nelle prossime ore.
Il responsabile dell’area tecnica, accompagnato da Stefano Trinchera, è stato poi ancora più chiaro sulla possibilità di cedere i suoi talenti anche nella parte finale di mercato. A precisa domanda se ci fosse una deadline, cioè una scadenza in termini di date oltre la quale il Lecce non avrebbe accettato alcuna offerta per i suoi prezzi pregiati, Corvino è stato categorico: «Abbiamo sempre detto, per essere chiari con tifosi e con tutto l’ambiente, che non ci sono giocatori incedibili e che terremo conto di volta in volta delle possibili richieste in un mercato molto lungo, senza far sconti, ma senza neppure porre scadenze.»
Quindi nessuno incedibile, come si sapeva già, e possibili partenze di big anche nelle fasi più concitate del mercato di un Lecce che, se non farà rivoluzione, poco ci manca. Serviranno almeno otto innesti, mentre tre sono già arrivati in Salento. L’ultimo è Gianluca Frabotta che si è dimostrato impaziente nello scendere in campo.
«Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura.» Ha affermato il nuovo calciatore giallorosso. «Il direttore Corvino mi ha scoperto a 16 anni, portandomi al Bologna, e la sua presenza mi ha spinto ad accettare questa destinazione. Barack poi mi ha parlato benissimo di Lecce e mi sento al centro di questo progetto anche perché ho sentito fiducia da parte di mister Baroni.»
Frabotta, che vorrebbe avere a Lecce il numero 24 perché nato in quel giorno, viene da un anno di quasi inattività a Verona, dove la sfortuna si è accanita su di lui bloccandolo con un importante infortunio. «Ho voglia e determinazione per ritornare protagonista. L’Inter alla prima? Sicuramente un avversario non facile, ma prima o poi bisogna affrontarle tutte.»
L’ex Juve deve molto a Pirlo che gli ha permesso di vivere un’esperienza splendida con la maglia bianconera. «Mister Pirlo è il tecnico a cui devo molto, mi ha insegnato tantissimo. Mi piace giocare sull’esterno, ma son giovane e mi posso adattare anche nel ruolo di centrale difensivo. Bonucci e Chiellini sono stati degli esempi per me e ho imparato tanto da loro.»
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