«C’è un elemento importante che rafforza i nostri dubbi sulla legittimità della scelta del sito di Masseria Ghetta per la localizzazione di un impianto di compostaggio: è stato saltato il passaggio obbligato dell’istruttoria pubblica preventiva, prevista dallo Statuto comunale di Lecce in tema di procedimento amministrativo. È scritto nell’articolo 27: “la localizzazione di centrali energetiche e di ogni altro provvedimento che determini l’esecuzione di opere pubbliche o la realizzazione di impianti presentati da soggetti privati, che incidano in modo rilevante sull’ economia e sull’assetto del territorio e dell’ambiente, devono essere preceduti da istruttoria pubblica”. Cosa che non risulta sia mai avvenuta, stando agli atti in possesso dell’Ager e trasmessi alla Regione Puglia. Quindi, senza istruttoria sarebbe invalidato l’intero iter amministrativo di individuazione del sito e di istanza di finanziamento al Ministero della Transizione ecologica per la realizzazione dell’impianto di compostaggio con fondi del Pnrr.
Per far luce su questo punto fondamentale, ho presentato una nuova interrogazione all’assessora all’ambiente Maraschio, affinché chiarisca se Ager abbia ricevuto dal Comune di Lecce gli atti relativi all’istruttoria pubblica prevista dall’articolo 27 dello Statuto comunale, e come intenda procedere.
Fa specie che il direttore dell’Agenzia, Gianfranco Grandaliano, si trinceri dietro vizi procedurali per giustificare la bocciatura del sito alternativo di Sementello (proposto dagli otto Comuni dell’Aro Lecce 3 e condiviso da sette Comuni dell’Aro Lecce 1), sostenendo che siano stati saltati “una serie di passaggi formali e di procedura” e di “un’istruttoria tecnica mancata”. Lo stesso dovrebbe valere per il sito di Masseria Ghetta, visto che non risulta espletato lo stesso iter preliminare.
Il progetto, subito contestato dal territorio, prevede la realizzazione di un impianto di media taglia da 40mila tonnellate, a servizio di 27 comuni del nord Salento. Il 26 ottobre 2020 il Comune di Lecce inviò una nota all’Agenzia regionale per i rifiuti, indicando il sito di Masseria Ghetta per il quale era giunta manifestazione d’interesse da parte della società Anergia il 25 maggio 2020.
La forte opposizione locale per una scelta non condivisa, che graverebbe soprattutto sulle comunità di Surbo e Trepuzzi, trova ora un puntello procedurale che farebbe crollare tutto l’iter percorso fin qui. Quel sito – lo ribadiamo – è del tutto inadeguato, a ridosso di centri abitati e vicino a luoghi di rilevante interesse culturale e turistico come l’abbazia di Cerrate.
Ignorando le delibere Comune di Surbo e dell’Unione dei Comuni del Nord Salento, e il dissenso di altri Comuni che hanno invocato la tutela del paesaggio rurale e delle produzioni agricole, Ager ha tirato dritto.
Con la mia interrogazione chiedo di sapere perché, nonostante l’assenza di un passaggio ineludibile come l’istruttoria preventiva alla scelta del sito di Masseria Ghetta. E mi aspetto risposte chiare in tempi rapidi»
Per far luce su questo punto fondamentale, ho presentato una nuova interrogazione all’assessora all’ambiente Maraschio, affinché chiarisca se Ager abbia ricevuto dal Comune di Lecce gli atti relativi all’istruttoria pubblica prevista dall’articolo 27 dello Statuto comunale, e come intenda procedere.
Fa specie che il direttore dell’Agenzia, Gianfranco Grandaliano, si trinceri dietro vizi procedurali per giustificare la bocciatura del sito alternativo di Sementello (proposto dagli otto Comuni dell’Aro Lecce 3 e condiviso da sette Comuni dell’Aro Lecce 1), sostenendo che siano stati saltati “una serie di passaggi formali e di procedura” e di “un’istruttoria tecnica mancata”. Lo stesso dovrebbe valere per il sito di Masseria Ghetta, visto che non risulta espletato lo stesso iter preliminare.
Il progetto, subito contestato dal territorio, prevede la realizzazione di un impianto di media taglia da 40mila tonnellate, a servizio di 27 comuni del nord Salento. Il 26 ottobre 2020 il Comune di Lecce inviò una nota all’Agenzia regionale per i rifiuti, indicando il sito di Masseria Ghetta per il quale era giunta manifestazione d’interesse da parte della società Anergia il 25 maggio 2020.
La forte opposizione locale per una scelta non condivisa, che graverebbe soprattutto sulle comunità di Surbo e Trepuzzi, trova ora un puntello procedurale che farebbe crollare tutto l’iter percorso fin qui. Quel sito – lo ribadiamo – è del tutto inadeguato, a ridosso di centri abitati e vicino a luoghi di rilevante interesse culturale e turistico come l’abbazia di Cerrate.
Ignorando le delibere Comune di Surbo e dell’Unione dei Comuni del Nord Salento, e il dissenso di altri Comuni che hanno invocato la tutela del paesaggio rurale e delle produzioni agricole, Ager ha tirato dritto.
Con la mia interrogazione chiedo di sapere perché, nonostante l’assenza di un passaggio ineludibile come l’istruttoria preventiva alla scelta del sito di Masseria Ghetta. E mi aspetto risposte chiare in tempi rapidi»
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