Punto importante per il Lecce contro il Benevento per come si è sviluppato il match e primo posto conservato per il concomitante pareggio del Brescia in casa contro l’Alessandria. I giallorossi hanno messo in campo tanta grinta per riprendere un match cominciato male, ma senza il play Hjulmand squalificato e con un Coda ombra di se stesso, era difficile pensare di poter vincere contro un Benevento che alla vigilia del torneo era indicato come la compagine più forte.
Nella formazione titolare Baroni ripropone Tuia al centro della difesa che ritorna in campo dopo quasi quattro mesi di assenza per infortunio. Con Blin al posto di Hjulmand, il tecnico fiorentino sceglie un palleggiatore, Majer, al suo fianco. Il tridente della mediana è completato da Gargiulo. In avanti è sempre Listkowski a vincere il ballottaggio con Di Mariano.
Dopo appena due giri di orologio Lucioni avrebbe la palla del vantaggio, ma sbaglia da ottima posizione. E’ purtroppo solo un fuoco di paglia, perché il Lecce gioca una prima mezz’ora sottotono. Prima un colpo di testa alto di Masciangelo al 7’ finisce di poco alto, poi Al 13’ arriva il vantaggio ospite con un cross dalla sinistra di Acampora che viene deviato da Calabresi e che termina la sua corsa in rete.
Al di là della sfortunata deviazione, in tutta l’azione offensiva dei sanniti, la difesa giallorossa è apparsa in appanno e ha commesso degli errori madornali da festival delle comiche, quali il colpo di testa precedente al cross dello stesso Calabresi terminato sul palo e il mancato controllo della sfera nella fase di uscita dall’area.
In questo momento della gara il Lecce appare un pugile che frastornato tanto che il Benevento va vicino in diverse occasioni al raddoppio. Clamorosa l’occasione al 26’ di Improta si mangia letteralmente il gol in contropiede con la difesa leccese posizionata in modo scriteriato dopo un angolo a favore.
Negli ultimi dieci minuti del tempo, il Benevento abbassa i ritmi, pensando di poter andare negli spogliatoi con il vantaggio in tasca e così il Lecce ne approfitta. Al 40’ arriva così il pareggio. Grande azione di Lucioni che crea superiorità numerica e serve Coda sulla trequarti. L’attaccante, fino a quel momento in ombra, allarga per Gargiulo il cui tiro è rimpallato. Sulla respinta il più lesto è Strefezza che in diagonale trafigge Paleari.
Sulle ali dell’entusiasmo per il gol segnato, il Lecce spinge sull’acceleratore e con Gargiulo potrebbe anche passare in vantaggio, ma la sua conclusione dal limite dell’aria finisce in tribuna.Il tempo finisce con la sensazione che nel secondo tempo i ragazzi di Baroni potrebbero mettere a segno il gol del sorpasso.
Ed invece la ripresa inizia con un brivido per il Lecce che effettua in pochi minuti tre cambi (all’intervallo erano entrati Gallo e Faragò per Barreca e Majer, ma l’ex Cagliari dopo due minuti si è fatto male e al suo posto è stato inserito Helgason). Lucioni si perde Barba in area e il colpo di testa dell’attaccante mette i brividi al Via del Mare uscendo di pochissimo. La risposta del Lecce arriva al decimo con una bella azione di Listkowski sulla sinistra. Il cross viene respinto e dal limite dell’area è Helgason ad impegnare Paleari.
Questo è il momento migliore del Lecce che stringe il Benevento nella sua trequarti. Sino alla metà del tempo sono i giallorossi salentini a farsi più pericolosi, ma dopo un colpo di testa di Gargiulo terminato alto da ottima posizione, le occasioni riprendono a latitare. E’ il Benevento che crea qualche pericolo in area leccese, ma alla fine le due squadre si accontentano del risultato di parità che muove la classifica per entrambe.
Photogallery a cura di Andrea Stella
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