NOVOLI – Nella mattinata di ieri, presso il Teatro Comunale di Novoli, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento di accensione della Fòcara di Novoli, previsto per domenica 16 gennaio alle ore 20.30 in Piazza Tito Schipa. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte Marco De Luca, Sindaco di Novoli, il parroco della Chiesa di Sant’Antonio Abate don Luigi Lezzi, il vice presidente del Comitato Festa di Sant’Antonio Abate Tonio Romano, l’Assessore alla Cultura Sabrina Spedicato, l’Assessore ai Lavori pubblici Antonio Roma, il Direttore Artistico dello spettacolo Tonio De Nitto e Roberto De Donno, ideatore delle De.Co., il progetto finalizzato alla valorizzazione, alla promozione e alla salvaguardia della Fòcara di Novoli e delle sue tradizioni, a cui l’amministrazione novolese ha recentemente aderito.
Come già anticipato, le restrizioni dovute all’emergenza pandemica e le vigenti normative legate alla sicurezza non consentiranno di far svolgere la manifestazione alla presenza del pubblico; l’evento sarà trasmesso in tv sui canali Telenorba, Telerama e Antenna Sud.
I lavori di realizzazione della Fòcara, iniziati nel giorno dell’Immacolata, si sono conclusi ieri 13 gennaio. Il lavoro costante e appassionato di circa trenta volontari e di uomini e donne del Comitato Festa hanno consentito di innalzare la Fòcara fino a raggiungere i quindici metri di altezza. Per costruire la Pira, che ha una forma piramidale con base quadrata di undici metri, sono state utilizzate all’incirca 28.000 fascine di vite. Nella giornata di ieri, il secondo piano della Pira è stato oggetto di intervento di rifacimento a causa di un crollo probabilmente dovuto al vento.
Lo spettacolo – il cui Direttore Artistico è Tonio De Nitto – che accompagnerà l’accensione della Fòcara 2022 è stato ideato per scandire l’attesa e si concentrerà sul mistero del fuoco, evocandone, attraverso le coreografie che saranno messe in scena, la potenza vivifica della fiamma che corre nei corpi per terra e per cielo, fluttua nello spazio e avanza sulla miccia pronta ad accendere la Fòcara.
La serata di festeggiamenti in attesa dell’accensione sarà aperta dallo spettacolo ideato dal coro polifonico Coro a Coro, guidato da Rachele Andrioli. Circa 30 donne, per l’occasione, eseguiranno a cappella alcuni brani provenienti da diverse tradizioni. Tra queste Nia Nia una ninna nanna attinta alla nostra tradizione grika, isgryolla e mesechinka proveniente dalla Bulgaria, Shosholoza, canto di liberazione, in lingua zulu, portato alla notorietà da Nelson Mandela. Sacerdotesse o vestali, queste donne, con i loro corpi e le loro voci, diventeranno un tutt’uno per poi dissolversi. A seguire la performance per terra e per cielo della compagnia Eleina D, affidata alle coreografie di Vito Cassano che guiderà un gruppo di acrobati e danzatori che hanno maturato importanti esperienze nazionali e internazionali lavorando spesso al fianco di noti ensemble tra cui i Kataklò. Un movimento unico che rievocherà la fiamma e il lapillo di fuoco, attraverso corpi sospesi a 20 metri di altezza, bandiere che fluttuano nell’aria come a comporre lingue di fuoco, corpi che diventano essi stessi roghi. Gli artisti coinvolti saranno circa trenta, tra acrobati, danzatori e musicisti, in un viaggio che, con le sonorità curate da Michele Marzella, Francesco Navach e Gianfranco Fuso, mescola l’elettronica ai ritmi della nostra tradizione, così come suoni e voci di un Oriente non molto lontano.
Alla spettacolo prenderanno parte anche alcuni novolesi: gli allievi del centro di danza “Il sogno” di Bianca Milli parteciperanno alla performance della compagnia Eleina D, mentre alcuni componenti della compagnia “C’era una volta” di Dalila Arnesano entreranno a far parte dell’esibizione di Coro a Coro.
Un filo “rosso” legherà le performance del progetto Coro a Coro e i danzatori aerei della compagnia Eleina D, un trait d’union che non è solo una miccia pronta a prendere fuoco, ma il filo di Arianna, un filo dell’anima che può dare la salvezza e che viene dalle mani di una donna.
A seguire le Fontane Danzanti di Cazacu’s di Trevi (PG) faranno da sfondo coreografico alla Fòcara, prossima al momento catartico dell’accensione. Le esibizioni artistiche saranno accompagnate dai fuochi piro-musicali a cura di Pirotecnica Padovano di Genzano (PZ) in collaborazione con Multimedia Show di Canosa di Puglia (BAT).
La cerimonia di accensione della Fòcara consentirà di rendere omaggio, al contempo, a tutte le donne, con il posizionamento simbolico di una scarpa rossa in cima alla Pira, e a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari del nostro Paese, che da due anni combattono contro il Covid nella trincea degli ospedali; gli uomini e le donne che qualcuno ha ribattezzato gli “angeli del Covid”. Motivo per il quale, proprio in queste ore, la Pira viene tinteggiata di bianco, in omaggio ai camici bianchi di tutta Italia.
Per l’occasione, accanto al Sindaco di Novoli Marco De Luca, nel rito di accensione della Fòcara, saranno presenti Maria Rosaria Rizzo, Daria Mocellin, Giovanni Pulito, Raffaella Arnesano.
Il Tenente Colonnello Maria Rosaria Rizzo, di origini novolesi, è Ufficiale Medico nel corpo sanitario dell’Esercito dal 2002 e dal 2011 Ufficiale Medico del Policlinico Militare Celio di Roma, impegnato nel reparto del Pronto Soccorso durante l’emergenza legata al coronavirus. Nella sua lunga attività militare è stata impegnata in diverse operazioni all’estero, dalla Libia all’Afghanistan, ricevendo numerose onorificenze tra cui la Croce commemorativa per la missione in Libia, la Croce d’argento e d’oro per anzianità di servizio e la nomina a Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, ricevuta dal Presidente Sergio Mattarella nel 2018.
La dottoressa Daria Mocellin, anch’essa di origini novolesi, è Specialista in genetica medica, Dirigente Biologo in servizio nell”U.O.C. Patologia Clinica e Microbiologia del P.O. V. Fazzi, impegnata in prima linea sin dalle fasi iniziali della pandemia nel settore covid.
Il dottor Giovanni Pulito è direttore del Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, si è specializzato in Anestesiologia e Rianimazione. È Autore di svariate pubblicazioni scientifiche a diffusione nazionale e internazionale.
Raffaella Arnesano, invece, interverrà in rappresentanza delle “Donne della Fòcara”, l’associazione che ha collaborato alla realizzazione dell’evento e che, fra le sue attività, ha lo scopo di contribuire ai festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, offrendo l’operosità e la visione del mondo femminile nell’evento che in passato è stato organizzato quasi esclusivamente da uomini. Le volontarie dell’associazione hanno contribuito alla costruzione della Fòcara, alla benedizione delle fascine che sono state distribuite fra i novolesi e hanno portato avanti, con un grande e sinergico lavoro, la raccolta dell’obolo volontario presso le case dei novolesi.
Provvedimenti di viabilità e di protezione civile
La Polizia Locale del Comune di Novoli ha adottato una serie di misure al fine di garantire il sicuro e regolare svolgimento dell’evento.
L’area perimetrale di Piazza Sant’Antonio sarà chiusa nei giorni 16, 17 e 18 gennaio.
Nello specifico saranno chiuse al traffico, ad esclusione dei residenti:
via Oberdan, nel tratto di strada da via Umberto I° a piazza Sant’Antonio;
via Sant’Antonio, nel tratto di strada da via Gramsci a piazza Sant’Antonio;
via Parco, via Castigliani, via Indipendenza, via Nazario Sauro; via Cesare Battisti, piazza Sant’Antonio.
Nella giornata di domenica 16 gennaio, altre chiusure interesseranno alcuni spazi limitrofi all’area Fòcara, con solo accesso garantito ai residenti: via Borgo, via Vittorio Veneto, via Udine, via Trieste, via Sacco e Vanzetti, s.p. 4 Novoli-Salice Salentino, via Carducci.
Saranno in vigore anche misure anti assembramento e anti contagio che interesseranno le aree attigue alla Fòcara e quelle attigue al Santuario. Per quanto attiene l’area Fòcara, in considerazione del fatto che la manifestazione dell’accensione si svolgerà senza la presenza di pubblico e con la sola presenza di circa 150 persone tra amministratori comunali, addetti ai lavori, artisti e tecnici, oltre al personale addetto al controllo, della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine, le misure riguarderanno l’obbligo di esibire il green pass rafforzato e munirsi di mascherine FFP2, per coloro che, a vario titolo, potranno accedere all’area Fòcara. L’obbligo, per i proprietari di terreni e di immobili con terrazze e balconi prospicienti all’area Fòcara, di evitare assembramenti e di mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro. Per quanto attiene l’accesso al Santuario e la partecipazione dei fedeli alle funzioni religiose, nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo con la Chiesa Cattolica, le misure riguarderanno il contingentamento degli accessi, la distanza interpersonale, i punti di ingresso e di uscita dal Santuario.
“Seppur in piena pandemia e con grandi limitazioni – ha dichiarato nel suo intervento Marco De Luca, Sindaco di Novoli. Abbiamo voluto portare avanti il nostro impegno e soprattutto omaggiare il nostro Santo, essendo convinti che la Festa di Sant’Antonio abbia una valenza primariamente spirituale e religiosa. La scelta di dare la possibilità a tre emittenti televisive di trasmettere in diretta l’accensione della Fòcara è legata alla volontà di garantire a quante più persone possibile di partecipare, seppur tramite uno schermo, ad un evento che è da sempre un appuntamento irrinunciabile per fedeli e appassionati. Il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali che abbiamo ottenuto quest’anno per la prima volta e per il quale ringrazio il Ministro Dario Franceschini e la Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Lucia Bergonzoni, è la dimostrazione di quanto, anche a livello nazionale, alla Fòcara venga riconosciuto quel valore – religioso, culturale e sociale – che noi vogliamo preservare e tramandare alle generazioni future. Ringrazio inoltre la Regione Puglia, l’Unione dei Comuni, ovviamente il Comitato Festa, e quanti hanno contribuito a vario titolo alla realizzazione di questo evento”.
“L’organizzazione di tutte le attività legate al culto del Santo – ha sottolineato don Luigi Lezzi parroco della Chiesa di Sant’Antonio Abate – ha consentito di far crescere la comunione e la collaborazione tra le parrocchie di Novoli. Ma non solo. Questo modo di lavorare in sinergia che ha coinvolto volontari, parrocchie, associazioni, scuole è anche simbolo di Sinodalità, quel sentimento di collaborazione costante cui ci ispiriamo come tappa fondamentale del cammino della Chiesa nel Terzo Millennio. E la cooperazione come sempre consente di ottenere ottimi risultati”.
Tonio Romano, vice presidente del Comitato Festa Sant’Antonio Abate ha raccontato che “Nella serata di ieri sera il Comitato aveva deciso di rifare il secondo piano della Fòcara che le folate di vento, che nella piazza sono particolarmente forti, avevano contribuito a rendere instabile. Alle cinque di stamattina era previsto già l’intervento per il rifacimento ed infatti era stata colorata solo la parte inferiore. Questa mattina erano state già tolte alcune fascine. Al momento il Comitato è all’opera per riposizionare le fascine”.
“Avevamo ideato e organizzato una Fòcara senza restrizioni – ha dichiarato Sabrina Spedicato, Assessore alla Cultura del Comune di Novoli – ma a causa dell’andamento della pandemia ciò non è stato possibile. Ma con tenacia e ostinazione siamo andati avanti, cambiando l’organizzazione dello spettacolo, per consentire che l’evento si svolgesse, ugualmente, ma in diretta televisiva. La tradizione della Fòcara deve andare avanti, insieme al culto del Santo Protettore di Novoli: forme identitarie che devono essere valorizzate di anno in anno proprio attraverso il rito del fuoco. Il titolo dato al programma civile dei festeggiamenti “L’attesa ardente” dà l’idea della concitazione che sta intorno alla realizzazione dell’evento, ma simboleggia anche l’attesa, in forma di speranza, per la fine della pandemia che, in questi due anni, ha messo in ginocchio il mondo intero. L’evento punterà sulla centralità sociale della donna, sia attraverso la partecipazione delle donne allo spettacolo che anticipa la Fòcara, sia attraverso le madrine che prenderanno parte alla cerimonia di accensione”.
“A malincuore – ha sottolineato Antonio Roma, Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Novoli – a causa della pandemia, abbiamo dovuto fare i conti con le ultime restrizioni imposte dal Governo quando l’evento era già, di fatto, stato organizzato. Abbiamo quindi adottato diversi provvedimenti per delimitare e limitare l’accesso all’area attorno alla Fòcara, anche in considerazione del fatto che sono tanti i fedeli che frequentano la nostra città nei giorni delle festività legate al culto di Sant’Antonio”.
“L’idea iniziale dello spettacolo che anticipa l’accensione della Fòcara – ha precisato Tonio De Nitto, Direttore Artistico dell’evento “L’attesa Ardente” – era quella di coinvolgere la comunità novolese, attraverso laboratori permanenti nei giorni dei festeggiamenti a ridosso del 16 gennaio. Ovviamente, nelle ultime settimane, tutto è stato ripensato, rivisto e riorganizzato per uno spettacolo da vivere in televisione e non più dal vivo. Lo spettacolo che precede l’accensione ha come filo conduttore un filo “rosso”, simbolo di salvezza, che lega le performance del progetto Coro a Coro e i danzatori della compagnia Eleina D.”
“Attraverso le De.Co. (denominazioni comunali) vogliamo far sapere a tutto il mondo che l’evento Fòcara si svolge a Novoli – ha sottolineato Roberto De Donno, ideatore del progetto De.Co. L’amministrazione ha aderito al nostro progetto per la valorizzazione, la promozione e la salvaguardia della Fòcara di Novoli e delle sue tradizioni, con l’obiettivo di investire nel marketing territoriale, per portare il Comune di Novoli, attraverso l’evento della Fòcara, ad essere conosciuto ovunque”.
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