LECCE – Tensione alle stelle, stanchezza, rassegnazione. Sono questi gli stati d’animo che si respirano tra quanti da ore sono in fila al Museo Sigismondo Castromediano di Lecce per sottoporre i propri figli alla vaccinazione contro il covid 19. Una lunga coda in attesa di fare il proprio ingresso al Museo, trasformato oramai da mesi in un hub vaccinale. La giornata odierna era stata ribattezza dalla Asl Lecce Open day per dar modo ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 5 e gli 11 anni di poter effettuare la prima dose di vaccino.
Due le sedi indicate: a Lecce, appunto, nell’Hub vaccinale all’interno del Museo Sigismondo Castromediano di viale Gallipoli, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 e a Tricase nella struttura Ex Acait, in via Da Vinci, dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.
Per la somministrazione, peraltro, non occorreva alcun tipo di prenotazione. Era necessario presentare il modulo di consenso informato compilato e firmato da entrambi i genitori, tutori o affidatari. I minori potevano essere accompagnati anche da soggetti terzi purché con delega sottoscritta da parte di entrambi i genitori/tutori/affidatari.
Ma qualcosa evidentemente non è andata per il verso giusto, con ogni probabilità a causa del numero esiguo di dosi (appena 500 in totale). E così genitori e piccoli sono stati lasciati per ore allo sbando e alle prese, soprattutto, con la stanchezza e l’insofferenza dei loro figli.
E qualcuno – oramai esasperato dalla situazione – ha deciso di chiamare la polizia per provare a ristabilire un po’ di ordine
Lunghe code si sono registrate anche in via Merine per accedere alla sede del Palazzetto dello Sport San Giuseppe da Copertino, destinato all’inoculazione dei tamponi. Anche nella giornata odierna disagi a non finire per gli automobilisti in coda per alcuni chilometri all’ingresso di Lecce.
Intanto oggi il bollettino epidemiologico della Regione Puglia dà notizia di altre 1.022 persone risultate positive in provincia di Lecce su un totale di 5.558 nell’intera regione.
Foto e video a cura di Annamaria Niccoli
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