LECCE – È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Lecce il Regolamento per l’intermediazione del servizio di emissione delle certificazioni anagrafiche, che disciplinerà la possibilità da parte dei cittadini di chiedere e ottenere certificati come estratto dell’atto di nascita, atto di matrimonio, stato di famiglia, certificato di morte, direttamente nelle edicole cittadine, che saranno abilitate a fornire il servizio.
Il Regolamento chiude l’iter burocratico iniziato con la delibera di giunta del 21 novembre 2017 con la quale l’Amministrazione Salvemini ha recepito il protocollo d’intesa sottoscritto dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e dalla Federazione Italiana Editori Giornali per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche a sostenere la categoria degli edicolanti, permettendo il loro utilizzo come centro servizi al cittadino in grado di rilasciare certificati comunali. In quella occasione, sono state approvate le linee guida nell’attesa di sapere dal Ministero dell’Interno come poter erogare il servizio, modalità che sono state chiarite dopo un intervento in proposito da parte del Garante della Privacy.
Il prossimo step sarà la firma della convenzione con le associazioni di categoria, per definire modalità di svolgimento e obblighi dei singoli operatori, e la pubblicazione dell’avviso pubblico per individuare le edicole interessate. Successivamente, il Comune di Lecce, titolare del trattamento dei dati, nominerà ciascun intermediario che aderirà all’iniziativa “Responsabile esterno del trattamento dei dati” connesso al servizio. Le edicole saranno abilitate ad accedere ai servizi on line del Comune, attraverso autenticazione Spid, per il rilascio delle certificazioni anagrafiche.
Lo scopo del progetto così strutturato è quello di permettere anche a chi non possiede gli strumenti informatici per accedere direttamente ai servizi on line del Comune già attivi per ottenere i certificati anagrafici senza recarsi all’ufficio o a chi non ha la possibilità di utilizzare Internet di vedersi comunque erogare il servizio evitando code e presentandosi all’edicola più vicina a casa.
«L’attivazione di questo servizio – dichiara l’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio – ci permette di sostenere una categoria, come quella degli edicolanti, che sta attraversando una crisi prolungata dovuta principalmente ai mutamenti in corso nel settore dell’editoria, dove giornali e riviste cartacee hanno visto, negli anni, diminuire drasticamente le proprie vendite. Con questo regolamento chiudiamo un percorso iniziato nel 2017, recependo il protocollo d’intesa Anci-Fieg, per il quale sono state necessarie autorizzazioni ministeriali e pareri del Garante della Privacy. Ringrazio i consiglieri comunali per aver votato all’unanimità un provvedimento che era stato sollecitato a marzo anche dalla minoranza. Stiamo verificando la possibilità di dotare le edicole anche di ulteriori servizi per renderle sempre più centri al servizio die cittadini».
«Quando attiveremo il servizio, i cittadini – sottolinea l’assessore ai Servizi Demografici Sergio Signore – che non hanno modo e possibilità di usufruire dei servizi on line del Comune per scaricare i certificati e sono obbligati, quindi, a presentarsi allo sportello dell’Anagrafe, potranno risparmiarsi code e attese e andare direttamente nell’edicola più vicina abilitata al servizio, sgravando di un po’ di lavoro il personale del settore, che è in numero ridotto rispetto a come dovrebbe essere. È chiaro che ad essere erogati sono certificati semplici, come stato di famiglia, atto di matrimonio, certificati di nascita e morte, sgli stessi che si possono scaricare attraverso app e portale web Smart Anpr. Non rientrano le carte d’identità e i cambi di residenza che prevedono una modalità di richiesta allo sportello o via Pec e mail».
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