Sono 5.790.750 le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia (dato aggiornato alle ore 06.00 dal Report del Governo nazionale. Le dosi sono il 89.3% di quelle consegnate dal Commissario nazionale per l’emergenza, 6.487.533).
ASL BARI. Sono 351 le terze dosi di vaccino anti Covid eseguite dal 20 settembre ad oggi nei centri ospedalieri della ASL di Bari riservate ai pazienti immunocompromessi già vaccinati che, secondo le linee guida ministeriali, hanno bisogno di una dose addizionale per potenziare la risposta immunitaria nei confronti della infezione da Sars-Cov-2. La programmazione delle somministrazioni addizionali per i fragili prosegue regolarmente con il coordinamento del Nucleo operativo aziendale vaccini e, stando al cronoprogramma, dal 12 al 14 ottobre ulteriori 150 pazienti dializzati in cura nel centro Dialisi dell’Ospedale di Putignano riceveranno la terza dose. Sono state 3316 le somministrazioni effettuate nelle ultime 24 ore in provincia di Bari, tra cui 1366 prime dosi, 1715 seconde. Di queste 886 iniezioni sono state registrate nell’hub Fiera del Levante. Intanto la copertura della popolazione over 12 con almeno una somministrazione in provincia di Bari è al 89 per cento e il 79 per cento ha completato l’intero ciclo di immunizzazione. Nel dettaglio delle fasce di età under 50 le percentuali di copertura con prima dose stanno crescendo progressivamente: 84% (12-19), 81% (20-29), 80% (30-39), 86% (40-49).
ASL BRINDISI. Nella Asl di Brindisi sono state somministrate circa 567mila dosi di vaccino e la copertura vaccinale della popolazione ha raggiunto l’84,5% con la prima dose e il 74,5% con la seconda. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 96,1% e al 92,5% per il ciclo completo.
ASL BT. Sono 155 i pazienti oncologici della Asl Bt che fino a oggi hanno già ricevuto la terza dose di vaccino. Presso il punto vaccinale allestito all’ospedale Dimiccoli di Barletta nei prossimi giorni saranno vaccinati con la terza dose con priorità massima i pazienti fragili afferenti alle unità operative di Nefrologia e Dialisi, Ematologia e Radioterapia.
ASL FOGGIA. Sono 840.000 le somministrazioni effettuate in provincia di Foggia dall’avvio della campagna vaccinale. Ad oggi ha ricevuto almeno una dose di vaccino l’84,5% delle persone di età superiore a 12 anni. Ha concluso il ciclo vaccinale il 70,8% degli over 12. Nel dettaglio, a questa mattina, in provincia di Foggia, hanno già ricevuto la seconda dose: 36.668 ultraottantenni (pari all’88,6%) su 39.065 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 94,3%); 48.322 persone di età compresa tra 79 e 70 anni (pari all’83,5%) su 54.672 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 93,5%); 57.968 persone di età compresa tra 69 e 60 anni (pari al 77,3%) su 68.428 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 90,7%); 68.345 persone di età compresa tra 59 e 50 anni (pari al 72,7%) su 79.326 che hanno ricevuto la prima dose (pari all’84%); 55.722 persone di età compresa tra 49 e 40 anni (pari al 62,5%) su 68.175 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 75,7%); 43.650 persone di età compresa tra 39 e 30 anni (pari al 56,5%) su 54.510 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 69,4%); 44.781 persone di età compresa tra 29 e 20 anni (pari al 57,4%) su 56.487 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 70,8%); 26.910 giovani di età compresa tra 19 e 12 anni (pari al 50,5%) su 35.934 che hanno ricevuto la prima dose (pari al 66,6%). I medici di medicina generale hanno somministrato in tutto 157.506 dosi di vaccino di cui 19.255 a domicilio.
ASL LECCE. Prosegue la campagna di vaccinazione con 2662 vaccinazioni effettuate nella giornata di ieri tra hub – in cui si accede senza prenotazione – centri sanitari e a cura dei Medici di medicina generale: 292 nella Struttura Operativa Territoriale della Protezione Civile di Campi Salentina, 222 nel Complesso Euroitalia di Casarano, 300 nel PTA di Gagliano del Capo, 60 nel Centro Polivalente Comunale di Galatina, 159 nella Palestra del Liceo Scienze Umane “Q. Ennio” di Gallipoli, 216 nel Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, 414 nella Caserma Zappalà di Lecce, 132 nella RSSA comunale di Martano, 166 nello Stabile Zona Industriale di Nardò, 127 nel Centro aggregazione giovanile di Spongano, 52 nell’edificio Comunale “Mercato delle Idee” di Muro Leccese, 70 nell’Ospedale di Casarano, 12 nell’Ospedale di San Cesario, 11 nel Poliambulatorio di Campi, 40 nel Pta di Maglie, 135 nel Dea Fazzi, 57 nell’Ospedale di Scorrano, 61 dai Medici di medicina generale e 136 agli studenti di età compresa tra i 12 e i 19 anni.
ASL TARANTO. La Regione Puglia è costantemente impegnata sul fronte della tutela della salute degli stranieri presenti sul territorio, a qualsiasi titolo. Già da tre anni, tra le altre cose, è attivo il progetto “FARI – Formare Assistere Rispondere Includere”, finanziato a valere sul PON Legalità 2014-2020, realizzato da ASL Taranto (capofila) insieme ad ASL Brindisi, ASL Lecce e Associazione Camera a Sud allo scopo di migliorare l’accesso degli stranieri ai servizi sanitari e socio-sanitari attraverso l’attivazione del servizio di mediazione linguistica e interculturale (sono stati impiegati per un anno e mezzo 15 mediatori che hanno realizzato circa 6.000 interventi in favore di circa 2.000 utenti stranieri, garantendo la propria presenza anche in occasione di diversi sbarchi presso l’hotspot di Taranto), interventi formativi per il personale ASL (sono stati formati 450 operatori) e la realizzazione dell’App informatica per dispositivi mobili “FARI Sanità per Stranieri”, già disponibile in 10 lingue. Con azioni di questo genere, la Regione Puglia intende realizzare pienamente il principio dell’art. 32 della Costituzione, per cui la Repubblica tutela la salute in quanto, contemporaneamente, diritto dell’individuo e interesse della collettività. Non c’è spazio, nel dettato costituzionale, a considerazioni sulla cittadinanza: la salute tutelata non è solo quella dei cittadini. Più in generale, non si fa alcun riferimento alla posizione giuridica, né alle condizioni sociali ed economiche (se non nel senso di rimozione degli ostacoli per chi si trova in condizioni economiche di svantaggio): la salute è un bene che prevale su qualsiasi altra considerazione e qualsiasi altro interesse individuale e collettivo, e va garantita a prescindere da qualsiasi cosa. Il valore universale e costituzionale della salute deve sempre ritenersi prevalente rispetto a qualsiasi altro interesse pubblico o privato. La duplice valenza della tutela della salute, al contempo diritto individuale e interesse collettivo, è apparsa in tutta evidenza nella contingenza pandemica che stiamo vivendo. I comportamenti che sono stati raccomandati per fronteggiare l’estendersi dell’epidemia sono utili, al contempo, a proteggere se stessi e gli altri. È nell’interesse di chi ci circonda che ciascuno di noi rispetti quanto prescritto e, d’altra parte, è nell’interesse di ciascuno di noi che le persone con cui interagiamo rispettino le regole di comportamento indicate. Le caratteristiche fisiche e biologiche di agenti patogeni quali i virus sono una delle tante ragioni per cui, nel campo della sanità, il confine tra interesse privato e interesse pubblico è labile. Ciò vale anche per i vaccini: dalla vaccinazione di ciascuna persona trae beneficio il singolo e la collettività; è nell’interesse della comunità nel suo complesso che quante più persone presenti nel territorio, a qualsiasi titolo, siano immunizzate e non siano potenziali vettori del virus. Così, nel quadro delle azioni messe in campo dal progetto FARI, proprio al fine di valutare le fattibilità di questa campagna vaccinale e individuarne le più idonee modalità procedurali, nel corso dei mesi estivi sono stati avviati dei colloqui tra ASL Taranto e le associazioni sindacali e di volontariato del territorio che hanno portato, a partire dal 26 agosto, all’ammissione alla vaccinazione anche degli stranieri non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, perfino di quelli non in possesso di codice STP (Stranieri Temporaneamente Presenti), che sostituisce la tessera sanitaria. È stato previsto che gli stranieri non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale possano essere vaccinati a sportello, senza necessità di prenotazione, purché in possesso di documento di riconoscimento (per esempio il passaporto), negli orari di apertura di ciascuno degli hub vaccinali attivi in provincia di Taranto (Taranto Arsenale, Taranto SVAM, Ginosa, Massafra, Martina Franca, Grottaglie, Manduria).
In meno di un mese (dall’avvio della campagna vaccinale per stranieri al 23 settembre), ASL Taranto ha provveduto alla somministrazione di 5.206 dosi di vaccino anti-covid a persone di nazionalità non italiana. La maggior parte di essi sono stati vaccinati già nella prima fase della campagna: sono stati 3.915 gli stranieri vaccinati fino al 9 settembre, mentre 1.291 sono stati vaccinati tra il 10 e il 23 settembre. Oltre un terzo di vaccinazioni ha riguardato cittadini provenienti dal continente africano (1.910, pari al 36,7%). Tra questi, vi è stata una prevalenza di nigeriani (512), gambiani (279), senegalesi (215), maliani (190) e marocchini (167). Le somministrazioni dei confronti di utenti asiatici (esclusi quelli provenienti da paesi ex-sovietici) sono state 1.065 (20,5% del totale degli stranieri), con una prevalenza di bengalesi (298) e pakistani (226). Sono state 106, inoltre, le dosi di vaccino somministrate a utenti provenienti dall’Afghanistan.
I vaccini somministrati a utenti provenienti dalle repubbliche ex-sovietiche sono stati 1.019 (19,6%), con una prevalenza molto netta degli utenti provenienti dalla Georgia (823), che risulta essere di gran lunga la nazionalità più rappresentata nell’utenza straniera che ha aderito alla campagna vaccinale. Si tratta, nella maggioranza dei casi, di donne provenienti dal paese caucasico impegnate nel lavoro domestico a Taranto e nei comuni della provincia. Meno rilevante la presenza di altre nazionalità (solo nel caso degli ucraini, con 107 somministrazioni, si è raggiunto un numero ragguardevole). Sono stati 983 (18,9%) i vaccini somministrati a utenti provenienti da paesi europei (esclusi i paesi ex-sovietici). Le nazioni del Vecchio Continente più rappresentate sono state la Romania (532 somministrazioni) e l’Albania (241).
Meno consistente la presenza di utenti provenienti dal continente americano (192 dosi somministrate, pari al 3,7%), tra i quali prevalgono i brasiliani (52). Una sola somministrazione, infine, ha riguardato un utente proveniente dall’Oceania (Australia).
Sono state somministrate, inoltre, 4 dosi ad apolidi e 32 ad utenti stranieri di nazionalità non definita.
Tra gli stranieri sono contemplati anche circa 40 marittimi (prevalentemente di nazionalità filippina e birmana) degli equipaggi di navi mercantili ormeggiate al porto di Taranto che hanno richiesto la vaccinazione, un’operazione che è stata resa possibile grazie all’accordo con alcune agenzie marittime attive presso il porto.
L’iniziativa è tuttora in corso: gli interessati possono ricevere il vaccino presso gli hub negli orari di apertura (che vengono continuamente aggiornati sui canali ufficiali dell’ASL Taranto) senza alcuna prenotazione e muniti di passaporto o codice STP. Per dare la possibilità agli interessati di chiedere ulteriori informazioni, l’ASL Taranto ha attivato un indirizzo e-mail (vaxcovid.esteri@asl.taranto.it) e una linea telefonica (099 4585020).(tabella allegata)
In Asl Taranto prosegue comunque regolarmente la campagna vaccinale sia negli hub sia nelle strutture sanitarie che stanno procedendo con la terza dose ai pazienti fragili.
Per quanto riguarda le somministrazioni effettuate ieri pomeriggio a Taranto, il dato riporta 334 dosi in Arsenale e 553 dosi presso l’hub di Porte dello Jonio in modalità drive through: il centro è stato aperto ieri sera fino alle 22.
In mattinata, invece, si contano 1936 dosi in totale somministrate negli hub operativi, così distribuite: a Taranto, 498 in Arsenale, 605 presso la SVAM, 463 a Manduria e 370 a Ginosa.
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