Neppure il tempo di festeggiare il primo successo stagionale che il Lecce di Marco Baroni deve affrontare un nuovo test esterno insidioso sul cammino della crescita. I giallorossi domani sera faranno visita al Crotone per la quinta giornata di campionato (fischio di inizio alle 20.30).
La vittoria contro l’Alessandria ha ridato ossigeno ad un gruppo che sta trovando difficoltà ad applicare le idee del nuovo allenatore al punto che in quattro match di Serie B il Lecce ha segnato solo un gol su azione manovrata, e solo quando erano in campo entrambe le prime punte in rosa, Coda e Rodriguez. Questo è un chiaro segnale di come il 4-3-3 non sia stato ancora digerito dai giallorossi che, invece, su calcio piazzato stanno seguendo a puntino le indicazioni di Baroni visto che sia su corner sia su punizione il Lecce appare letale.
Sulla possibile coesione di Coda e Rodriguez, Baroni si dimostrato possibilista, anche se così facendo non avrebbe in panchina sostituti di peso in avanti. «Noi abbiamo nel modulo dei punti fermi che sono la difesa a quattro e gli esterni d’attacco. Ciò che potremo modificare è come posizionarci in mediana. Possiamo giocare con un mediano davanti alla difesa e due interni oppure con due mediani e a quel punto può giocare Rodriguez alle spalle di Coda in un 4-2-3-1, dal momento che Pablo dà il meglio di sé quando “guarda” la porta. Dipende però dall’avversario se giocare con questo modulo dall’inizio.»
Baroni in pratica non ritiene un azzardo quello di schierare lo spagnolo in una posizione di seconda punta con maggior libertà di spaziare nella zona offensiva, come accaduto contro l’Alessandria. Difficile però che tale soluzione si possa vedere già domani sera per la caratura del Crotone. «Affronteremo una squadra forte e su di un campo non facile. Il Crotone fa un calcio aggressivo e ci sarà da correre. So che si torna a giocare a distanza di poche ore e che i calabresi hanno avuto qualche ora in più per riposare, ma non dobbiamo crearci alibi in testa e provare a fare la nostra partita. Il primo successo ci ha motivato e proveremo a cavalcarne l’onda».
Il Lecce quindi proverà a dare continuità ai tre risultati positivi consecutivi, provando a non commettere degli errori banali in difesa che sono costati due gol contro l’Alessandria. «Peccato che nelle due partite interne abbiamo subito il pareggio dopo pochi minuti dal vantaggio, altrimenti sarebbe stato diverso l’andamento delle sfide. Voglio pensare che questi siano solo episodi. Non sono qui per bocciare gli errori dei singoli, ma per insegnare a migliorare nella fase difensiva. Ho una rosa completa e tutti mi potranno dare una mano, come Barreca e Meccariello che ho voluto schierare nella parte finale della sfida di sabato. Bjarnason? Sto aspettando la sua crescita perché ha potenzialità.»
Per quanto riguarda la formazione da schierare dal primo minuto domani, Baroni potrà contare su Tuia che si è ristabilito dal colpo preso, mentre sono in dubbio Strefezza (andato in tribuna sabato) e Majer (problemi al tendine per lui). «Contro l’Alessandria non ho voluto rischiare Strefezza perché aveva un edema muscolare. Majer ha fatto oggi degli accertamenti e il problema è solo tendineo. Mi prendo ancora un po’ di tempo per decidere se mandare in campo Calabresi, che ha avuto un atteggiamento ottimale sabato, ma che è uscito con i crampi. Con Hjulmand stiamo studiando alternative affinché possa essere al centro dell’azione anche quando è schermato dalle marcature avversarie.»
Sulla carta sembra un Lecce proiettato verso la crescita. Solo il campo, però, adesso potrà dirci se le idee di Baroni sapranno concretizzarsi e trasformarsi in un calcio redditizio e anche un po’ piacevole.
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