Sguardo deciso di chi sa che questo mercato sarà ancora più difficile di quello precedente. Pantaleo Corvino ha già fatto tanto lo scorso anno per cercare di mettere ordine in un parco giocatori molto particolare per via delle diverse categorie affrontate dal Lecce negli ultimi anni. Quest’anno per via degli Europei, il mercato entrerà nel vivo solo alla fine di questo torneo, ma il direttore giallorosso ha voluto giocare d’anticipo e ha già messo a segno quattro colpi, Tuia, Olivieri, Blin e Bjarnason.
A margine della presentazione del difensore Tuia, prelevato a parametro zero dal Benevento, Corvino ha fatto il punto sul mercato del Lecce. «Sfido a trovare un altro club di B che si è mosso quanto il Lecce in queste prime battute di calciomercato.» Così ha esordito il direttore. «Ho voluto giocare d’anticipo pur sapendo che per il mercato in uscita probabilmente dovrò attendere la fine di agosto. Sono quattro innesti che si prestano al gioco di Baroni, il 4-3-3, dove non ci sarà più il trequartista, ma degli esterni d’attacco che penseranno meno a difendere e dovranno essere bravi a segnare e a fare assist.»
In pratica Corvino cerca dei giocatori alla Robben, con il budget ridotto che ha il Lecce in questo campionato. Corvino detta le linee guida e non risparmia frecciatine a chi lo ha preceduto. «La società si è espressa chiaramente e vuole che i conti siano in ordine. Noi non avremo più il paracadute e senza gli introiti provenienti dai biglietti, prendiamo gli stessi soldi di qualsiasi altra squadra di B. In passato c’è chi ha comprato un solo calciatore con un milione e mezzo di euro. Io ho speso la stessa cifra per tutta la prima squadra lo scorso anno, facendo anche un grande lavoro per il mercato in uscita.»
E’ proprio su questo fronte che la conferenza prende una piega succulenta per i tifosi che vorrebbero già da ora conoscere quanti della vecchia guardia resteranno alla corte di Baroni. «Con il tecnico siamo in piena sintonia. Lui ci ha già comunicato chi non fa al caso suo per il prossimo anno e noi siamo stati corretti e lo abbiamo detto ai diretti interessati o ai loro procuratori.»
Corvino non fa i nomi, ma dice il numero di giocatori in esubero, dividendoli per ruolo. In totale saranno dieci i sicuri partenti, fermo restando che a questi se ne potrebbero unire altri, magari scontenti dopo il periodo di ritiro. «L’unico nome che posso fare è quello di Vigorito che ha chiesto di essere ceduto. Con la Reggina stiamo trattando e sono disposto anche a darlo gratis pur di avere un bonus di centomila euro se i calabresi dovessero andare ai play-off o cinquantamila se si dovessero solo salvare. Gli altri in esubero sono tre marcatori difensivi, quattro esterni difensivi, un centrocampista e un esterno offensivo.»
Parte da oggi il “toto” nomi sui possibili partenti che si uniranno a Vigorito nella lista degli esuberi. In difesa dovrebbero fare le valigie Pisacane, Meccariello e Riccardi. Gli esterni difensivi destinati a lasciare il Salento dovrebbero essere i due calciatori stranieri di ritorno dai prestiti, Benzar e Vera, insieme al giovane Pierno e a Calderoni. A centrocampo il direttore ha fatto capire che sarà Maselli ad andare in prestito per farsi le ossa, anche se Mancosu potrebbe ancora essere in bilico (sul suo ruolo di capitano Corvino non si è espresso). L’esterno offensivo partente sarà probabilmente Paganini che non ha convinto lo scorso anno in nessuna posizione del campo ricoperta.
A fronte di queste partenze, il Lecce opererà dei colpi in entrata, soprattutto nel reparto degli esterni offensivi che ad oggi è quello privo di ricambi per il duo composto da Listkowski e Olivieri. Un nome sarebbe potuto essere quello dell’argentino Pizzini, ma la pista sembra essersi raffreddata come confermato dallo stesso Corvino. Quello che è sicuro è che il direttore scandaglierà tutti i mercati meno rinomati per offrire fantasia e dinamicità al tridente offensivo di Baroni.
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