LECCE – Martina e Avigail rimarranno a Lecce. Venerdì 2 luglio, alle ore 9.45, a Palazzo Adorno a Lecce, si terrà la cerimonia di donazione delle due preziose sculture di Margherita Grasselli. L’artista donerà Martina alla Provincia di Lecce e Avigail al Museo Ebraico di Lecce, inaspettate e misteriose bambine di argilla.
Alla cerimonia parteciperanno Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Ermanno Tedeschi, curatore della mostra, Margherita Grasselli, artista, Fabrizio Lelli, direttore del Museo Ebraico di Lecce e docente di lingua e letteratura Ebraica dell’Università del Salento, Michelangelo Mazzotta e Francesco De Giorgi, soci fondatori e rappresentanti del Museo Ebraico di Lecce.
L’iniziativa chiude la mostra “Il filo della storia” di Federico Caputo e Margherita Grasselli, a cura di Ermanno Tedeschi, inaugurata lo scorso 6 settembre nel Museo Ebraico in via Umberto I numero 9 (nell’ambito della Giornata Europea della Cultura Ebraica). Patrocinata da Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Regione Puglia e Unione delle Comunità ebraiche italiane, in questi mesi ha registrato grande gradimento tra i visitatori. La Provincia di Lecce ha ospitato le opere dell’artista nelle nicchie, sui gradini, sulle finestre del cortile di Palazzo Adorno e nell’atrio di Palazzo dei Celestini.
Le sculture della Grasselli, artista originaria di Perugia, classe 1970, hanno tutte un nome, sempre legato a qualche ispirazione reale, ma non hanno un volto identificato e ciò le rende ancora più misteriose e mistiche. Le creature di Margherita viaggiano di continuo in Italia e all’estero e trovano sempre una loro collocazione naturale in musei, spazi all’aperto o case di collezionisti.
A testimonianza del legame tra la scultrice e il territorio, Margherita Grasselli si fermerà in Puglia per l’installazione di 10 nuove opere presso la Masseria Palombara di Oria, che per la seconda volta ospiterà da luglio a settembre una sua mostra.
Chi è Margherita Grasselli. Conseguita la laurea in Scienze Politiche, si trasferisce a Roma dalla nativa Perugia. La nascita dei due figli la porta a un inserimento attivo nel campo del volontariato, rendendola molto sensibile ai problemi legati all’infanzia e all’universo femminile, soprattutto in Malawi e nel 2004 fonda la onlus Africa Sottosopra. Intraprende il suo cammino di scultrice dal 2001, iniziando a frequentare i corsi di Marco Severini, presso l’Accademia Belle Arti di Roma, spaziando dalla lavorazione dell’argilla a quella della pietra, imparando la lavorazione delle resine e dei vari tipi di materiali che si prestano alla lavorazione scultorea manuale. Sperimenta la tecnica delle patine, usando vari tipi di colori, ossidi e smalti, sua grande passione. Impara le varie tecniche di formatura, sia in gesso che in silicone. Il suo materiale preferito è l’argilla e si specializza nella lavorazione dell’argilla raku Sila, che viene per lei appositamente miscelata e trattata in base alla chamotte richiesta. Nel 2011 apre a Roma lo Spazio espositivo LiberArte, dove stabilisce il suo laboratorio e crea un’area espositiva, con l’organizzazione di mostre proprie e personali o collettive di giovani artisti emergenti. Dal 2019 apre un’altra sede a Grottaglie, ospite dell’azienda Ceramiche Nicola Fasano, dove ha la possibilità di affinare la conoscenza e la sperimentazione delle nuove tecniche di formatura, smaltatura e cottura sotto la guida di esperti maestri ceramisti e artigiani del settore.
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