LECCE – “Ci sono più modi di raccontare una storia”, è questo il payoff di “ParolAperta”, una nuova e giovanissima start up, composta da ragazzi appena ventenni, che mira alla partecipazione attiva delle nuove generazioni nel processo di cambiamento epocale dei nostri giorni.
Da questo slogan nasce un’idea di coinvolgimento, attraverso la narrazione: a Lecce -e in tante altre città italiane- i ragazzi di ParolAperta hanno affisso dei volantini su cui è stampato l’inizio di un racconto e, attraverso la scannerizzazione di un QR code, è possibile continuare la storia dal proprio smartphone, in qualsiasi momento, diventare creatori, creativi, scrittori e attori veri e propri.
Un’idea per permettere a chiunque di uscire dal mondo virtuale dal quale siamo continuamente bombardati per entrare in un altro, sempre virtuale ma fatto di parole, storie, favole e fantasia.
I ragazzi di ParolAperta lo definiscono “uno strumento per rendere la città più interattiva, perché tante piccole idee possono cambiare sensibilmente la qualità del nostro percepire i luoghi”.
Questo è uno dei format che ParolAperta mette a punto ogni settimana, con l’obiettivo di coinvolgere nuove menti nel progetto, in particolare chi sente quasi ormai la necessità di uscire da schemi preimpostati e “nascondersi” o “scoprirsi”, “spogliarsi”, in qualsiasi sfaccettatura artistica, culturale, sociale e politica.
La propensione, in un mondo che si avvia alla deriva dell’omologazione, resta la ricchezza più grande.
Una community solidale, collaborativa e che possa essere, insieme, un megafono per le singole idee e una molla su cui saltare, per volare alto.
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