LECCE – In un Paese in grandi difficoltà (sanitarie, economiche, sociali, psicologiche) c’è chi prova ad andare controcorrente, come i salmoni che nella loro costante risalita hanno un enorme dispendio di energie, tanto che durante il percorso non si nutrono affatto. Poco importa quando si vogliono sbandierare con forza valori come lealtà e coerenza. Ne è convinto il senatore Gianluigi Paragone che sta girando in lungo e in largo la nostra penisola per provare ad allargare il suo nuovo movimento politico, Italexit. Ieri sera l’ex parlamentare dei Cinquestelle era a Lecce per parlare di sanità ed economia, soprattutto, di quel filo rosso che unirebbe – ahimé – questi due segmenti fondamentali del vivere quotidiano. “Diciamo che è il pezzo di uno smottamento – sottolinea Paragone – Questa è una crisi che parte sanitaria e che poi diventa sociale ed economica e che si salda con gli effetti negativi della crisi finanziaria che ci travolse negli anni passati e che fece mancare un pezzo di liquidità in particolare ai piccoli imprenditori. Io temo che La saldatura di queste due crisi possa comportare il franamento dell’economia reale: quando all’Italia togli il miracolo delle Pmi restano solo i debiti..”.
Intanto si fa fatica a trovare una via d’uscita dalla pandemia sanitaria. “Speriamo che vada tutto bene e che il vaccino immunizzi le nostre paure, scuote la testa il leader di Italexit rimarcando le contraddizioni, la disorganizzazione e i ritardi del sistema sanitario – Nel frattempo abbiamo a che fare con Big Pharma, il cartello delle multinazionali del farmaco, che dettano legge”. Per Paragone la questione politica prevarica, ancora una volta, quella sociosanitaria, ignorando di fatto i bisogni dei cittadini. “Ci ritroviamo ora davanti ad un altro lockdown senza essere riusciti a riparare i danni creati da queste chiusure. Che sono di carattere sociale, individuale…”.
All’incontro pubblico, tenutosi seguendo le disposizioni anticovid, era presente anche Mario Conca, ex consigliere regionale epurato dal movimento Cinquestelle dopo le battaglie politiche legate alla sua clamorosa e per certi versi incomprensibile uscita di scena dalle Regionarie che lo davano per favorito nella candidatura alla presidenza della Regione Puglia al test elettorale dello scorso settembre. “Ho respinto al mittente le avances del presidente Emiliano per una questione di coerenza alla luce delle numerose denunce avanzate la scorsa consiliatura sul tema della sanità”. Le cose, a quanto pare, non sono cambiate. “In Puglia il sistema sanitario è allo sfascio”, tuona Conca, ora al fianco di Paragone in questa nuova sfida politica in qualità di responsabile regionale di Italexit.
Ma è il nodo economico il punto dolente che tocca direttamente al cuore gli italiani. Prima del dibattito il senatore Paragone ha incontrato numerosi liberi professionisti, rappresentanti di categoria, alcuni titolari di partite iva che stanno soffrendo più di tutti la disastrosa situazione economica legata al Covid. “Serve un vaccino fiscale – incalza Paragone – perché gli operatori economici non possono star dietro alla montagne debitorie che si stanno accumulando: se non si incassa è difficile restare fedeli e in linea nei pagamenti di bollette, rate bancarie, tasse e tanto altro ancora. Quindi o lo Stato si prende in carico parte di questo ammanco oppure le aziende non ripartono più”.
Paragone rilancia da Lecce la sua ricetta per salvare il salvabile. E “benedice” la nascita del movimento politico (il primo in Puglia) che porta il suo nome, “Amici di Paragone – Italexit Salento”, che sarà rappresentato nel territorio salentino da Evangelos Apostolou.
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