NOVOLI – “La festa di quest’anno è stata concepita come un evento prettamente televisivo che grazie al gruppo Norba ci offrirà la possibilità di restare comodamente a casa e godercelo sintonizzati sui canali dell’emittente (sia digitale che satellitare). L’invito è dunque quello di restare a casa”. Con queste parole il sindaco di Novoli Marco De Luca spiega il leit motif della festa in onore di Sant’Antonio Abate, una festa che per forza di cose sarà diversa da tutte le altre. “L’Amministrazione comunale – ha aggiunto il primo cittadino – è al lavoro da molti mesi per rendere quanto più sicuro possibile l’intero svolgimento di tutta la manifestazione. Tutti gli organi competenti, in queste ore, stanno vagliando il progetto presentato per le opportune autorizzazioni”.
La piazza di Sant’Antonio torna ad essere il centro di una festa ridimensionata nei numeri, ma non nella sua spettacolarità. La Fòcara, che negli anni scorsi bruciava maestosa nella periferia del paese, è ripensata per occupare un luogo centrale della comunità direttamente connesso al Santo. Il carattere religioso si unisce ancora una volta alla ritualità laica espressa in anni e anni di tradizione. Questo connubio si realizza anche a livello sonoro, nell’affidare al maestro Cesare Dell’Anna la composizione di un percorso musicale che attinga alla tradizione della musica sacra e delle processioni bandistiche del Sud Italia, rinnovate e contaminate con il folk e il balkan. Un tappeto sonoro che alimenti la dimensione devozionale, l’afflato di una comunità che in processione si reca ad omaggiare il santo e, allo stesso tempo, chiede ripetutamente la sospensione di questo tempo carico di affanni. Si unisce a questo primo tempo, un secondo più disteso, ad accensione avvenuta, affidato all’Orchestra Popolare della Notte della Taranta diretta dal maestro Daniele Durante che propone un percorso musicale che accosta la nostra tradizione al fado portoghese, l’antidoto contro le tentazioni del virus nel rapporto tra la devozione al Prometeo Cristiano, Sant’Antonio, e la tradizione popolare. Apre la serata una versione inedita dell’Inno a Sant’Antonio, arrangiata da Cesare e Alessandro Dell’Anna, il primo autore anche delle musiche del videomapping “Le fascine della memoria” con cui si racconterà un viaggio poetico e antropologico nelle radici del rito. Il Mapping è realizzato da Insynchlab di Lecce e ha suscitato nei giorni scorsi una grande partecipazione nella raccolta di materiale proveniente dagli archivi privati novolesi, donati alla causa, come anticamente si donavano le fascine per comporre la Fòcara.
Soddisfazione è stata espressa da Dina Manti, assessore provinciale alla cultura: “La Provincia ha voluto sostenere la Fòcara di Novoli nonostante l’Ente Provincia, negli anni, abbia ormai perso competenze, risorse e funzioni. Ciononostante abbiamo gettato il cuore oltre gli ostacoli e investito in questo evento e non possiamo non complimentarci con l’Amministrazione e la comunità ecclesiale che riescono a tener viva l’attenzione su un appuntamento come questo, mantenendolo in vita; noi non potevamo non incoraggiarli ed essere al loro fianco anche per l’alto valore simbolico rappresentato dalla Fòcara, soprattutto in tempi come questi”.
Loredana Capone, presidente del consiglio regionale pugliese non ha voluto rinunciare ad un appuntamento a cui è particolarmente legata: “Novoli è al centro delle attenzioni di tutta la Puglia attraverso una magnifica espressione di coinvolgimento dei cittadini mediante le manifestazioni religiose e artistiche che mettono insieme religiosità e laicità di una comunità. Credo che vedere questa manifestazione grazie all’ausilio delle moderne tecnologie e piattaforme informatiche ci priverà certo del contatto umano ma non della gioia di godere di una festa che, ormai da anni, fa da apripista a tutte le feste del nostro Salento”
Significativa la collaborazione della Fondazione La notte della Taranta (partner dell’evento Fòcara 2021 che sarà parte integrante della cerimonia della vigilia, il 16 gennaio. In agenda altri eventi interessanti fino al 18 gennaio: il Premio Nabokov (14 gennaio), lo svelamento dell’opera scultorea di Andrea Gandini in piazza Regina Margherita, l’evento-concerto organizzato da Nova LiberArs dal titolo “Antonio. Un santo. Una messa a fuoco differente” (17 gennaio), e la presentazione del volume di Vincenzo Santoro (presidente della Commissione Cultura Anci), dal titolo “Rito e Passione – Conversazione intorno alla musica popolare salentina” (18 gennaio).
Il programma religioso prevede nove giorni di predicazione affidata alle cure pastorali di Padre Antonio Parrino, della Comunità dei Padri Passionisti di Novoli. Ogni giorno, nel Santuario, saranno celebrate tre messe (ore 9, alle 17 ed alle 18.30): momenti di preghiera che prepareranno e guideranno i fedeli (novolesi e non) ad una degna celebrazione del loro Patrono. Nel corso della novena, poi, sono previsti alcuni momenti “dedicati”: la Giornata della Memoria (in ricordo dei Caduti di tutte le guerre), la Giornata della Sofferenza. domenica 10 gennaio, alle ore 19.30, una videoconferenza sul tema ‘La vita di S. Antonio Abate, fonte di luce per il nostro secolo’: in chiesa avrà luogo la proiezione di una video-intervista a Sherine Helmy Salama, cristiana ortodossa di rito copto, mentre il 14 gennaio, dopo la Celebrazione eucaristica presieduta da Papàs Nik Pace, parroco di S. Niccolò dei Greci (Chiesa Greca) in Lecce, lo stesso don Nik Pace terrà una conferenza sul tema: ‘Considerazioni sulla vita monastica in Oriente, partendo dall’esempio di Antonio il Grande’. Il 15 gennaio, alle ore 19.30, è confermata la tradizione veglia di preghiera animata dai giovani mentre sui canali social – Facebook ed Instagram -, ogni giorno, i giovanissimi della nostra parrocchia, posteranno una loro video-intervista per riflettere insieme sui temi della predicazione di Padre Antonio che, quest’anno, come è noto, incentrerà le sue riflessioni omiletiche sul senso ed il valore dei vizi capitali”.
Alla festa di Sant’Antonio Abate hanno offerto il proprio contributo – oltre alla Regione Puglia – anche il Consorzio dei Comuni del Nord Salento – Valle della Cupa, l’Unione dei Comuni del Nord Salento, il Comitato Festa e la Pro Loco.
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