Di seguito la lettera inviata dal presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Donato De Giorgi al ministro Manfredi in merito alla vicenda legata alla graduatoria definitiva del concorso per le borse di specializzazione dei medici
“Chiarissimo Ministro G. Manfredi,
in qualità di Presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, organo sussidiario dello Stato, Le scrivo per rappresentarLe e testimoniarLe difficoltà immani che stanno vivendo i colleghi che, dopo aver partecipato al Concorso Nazionale per l’assegnazione delle borse di specializzazione per l’area medico-chirurgica, attendono certezze in merito alla graduatoria definitiva per tale Concorso.
Purtroppo l’ennesimo ritardo, sebbene accompagnato dalla promessa di una graduatoria definitiva per il 15 dicembre del 2020, induce un devastante segno di incertezza e persino scarsa credibilità nelle Istituzioni della Repubblica.
Considerando che non si è mai registrato un ritardo così grave nell’assegnazione di una graduatoria per le borse di specializzazione, che non può in nessun caso essere superato il termine del 30 dicembre del 2020 (se non si intende riaprire la questione della stessa attribuzione delle borse 2020), che certamente non offrire certezze ai nostri giovani Colleghi, in un passaggio particolare e delicato nella storia del nostro Paese rappresenta una grave premessa in contrasto con gli impegni di chi ha responsabilità amministrativa e di governo.
I ritardi (riconducibili unicamente a motivi di gestione giuridico-amministrativa) che si succedono da settembre hanno creato una serie di disagi e ne preannunciano molti altri sull’organizzazione della vita di molti giovani colleghi (costretti a programmarne una in tempi ristrettissimi, in una città ancora ignota, con un impegno professionale non noto), il tutto mentre incalza imprevedibile l’evoluzione pandemica e mentre la loro attuale prestazione professionale diventa spesso infungibile.
Siamo altresì vicini, come giustamente espresso dal nostro Presidente Nazionale Filippo Anelli, alle difficoltà e al disagio di chi ha dovuto licenziarsi da Continuità Assistenziale, Usca, Rsa, tenendo in sospeso le loro vite.
Convinti che il futuro della nostra professione meriti grande rispetto e attenzione, sicuro perciò di sagge e celerissime risposte dei Magistrati Amministrativi e che quindi al più presto potrà fornirci le certezze che tutti si aspettano, anche e soprattutto in merito al completamento di un processo di adeguamento del numero di borse di studio, invio distinti saluti”.
Facebook
Instagram
RSS