“La Regione Puglia ha avuto ben sei mesi per organizzare al meglio la riapertura delle scuole, ma non è stato fatto assolutamente nulla. E la chiusura lo dimostra, è la prova del fallimento di chi agisce solo nell’emergenza.
Il presidente Emiliano e il suo assessore alla sanità Lopalco, hanno evidentemente la memoria corta! E forse pensavano che il problema Covid non si sarebbe più ripresentato a settembre e sparisse come per magia.
Mi ricordo che questa estate non si è fatto altro che invitare turisti in Puglia, organizzare concerti con migliaia di persone, nessun controllo nei locali, nelle piazze. Zero distanziamento e mascherine. E adesso “la scuola è un problema”. La fonte di tutti i contagi e del caos che regna nel sistema sanitario locale. I contagi nelle scuole sono poco più di 500 casi. Su un totale di più di mezzo milione di studenti. Ma siamo seri e diciamo la verità!
È contraria alla chiusura delle scuole la deputata pugliese Veronica Giannone componente della commissione infanzia e adolescenza, che ha commentato così la decisione del Presidente della Regione Puglia Emiliano, di chiudere le scuole di ogni ordine e grado della regione a causa dell’aumento dei casi di Covid 19.
Il primo dovere dei governanti dovrebbe essere quello di tutelare il diritto all’istruzione delle ragazze e dei ragazzi che in questa regione continuano ad essere penalizzati. Mi sarei aspettata degli interventi mirati proprio per evitare un’altra chiusura dopo quella di marzo.
Tra l’altro è ridicolo parlare di semplice sospensione fino al 24 novembre per riorganizzare il sistema dei tamponi delle Asl, – si legge ancora nella nota -, è chiaro a tutti che le scuole non riapriranno!
La scuola resta una priorità in Francia, dove Macron chiuderà tutto tranne le scuole, in Germania. In Puglia invece facciamo l’esatto contrario, lasciamo tutto aperto e chiudiamo i luoghi più sicuri, abbandonando famiglie e studenti al loro destino. Purtroppo la campagna elettorale è finita”.
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