MELPIGNANO – Questa sera alle 22:50, da RAI 2 il concerto La Notte della Taranta.
L’Orchestra Popolare e l’Orchestra Roma Sinfonietta dirette da Paolo Buonvino ospiteranno Gianna Nannini, Diodato e Mahmood nel concerto, in forma ridotta per l’assenza di pubblico, che sarà un viaggio e un omaggio alla memoria musicale del Salento.
Insieme alla voci di Enza Pagliara, Alessandra Caiulo, Consuelo Alfieri, Stefania Morciano, Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga e Salvatore Cavallo Galeanda ascolteremo le voci autentiche di Niceta Petrachi “la simpatichina”, Uccio Bandello e Uccio Aloisi tratte dall’archivio storico Kurumuny grazie alla consulenza artistica di Luigi Chiriatti.
Un concerto che si aprirà con il brano Quannu te llai la facce la matina e che attraverso la narrazione affidata all’attore Sergio Rubini, accompagnerà i telespettatori negli scenari musicali nuovi proposti dal compositore Buonvino.
Due le pizziche proposte. La prima scritta per il concerto 2020 da Daniele Durante, direttore artistico della Fondazione dal titolo TarantaÈ e poi una sequenza tra Pizzica di Torchiarolo e Pizzicarella che vede i cantanti dell’Orchestra protagonisti.
5 le coreografie firmate da Sharon Eyal. I danzatori si muovono sul grande palco di legno a forma di tamburello riproponendo i temi già interpretati nella sfilata Dior lo scorso luglio a Lecce. Vedremo ballare la coreografa e l’ospite della sezione danza: Darren Devaney.
Sul ritmo del tamburello il Corpo di Ballo all’interno del programma lascia il palco di Melpignano per compiere un viaggio tra le meraviglie di Puglia: Trani, Gallipoli, Taranto e Alberobello saranno scenario per “pizzica” di tradizione.
Mare e terra, navigazione e scoperta ma anche radici e sapienza contadina nella scelta delle località che esprimono il grande valore della Puglia: il millenario dialogo con le culture diverse.
I ballerini tra le ombre della notte compariranno davanti alla cattedrale di Trani, dichiarata dall’Unesco nel 2002 Monumento messaggero di cultura di pace. La sua facciata con la torre campanaria di quasi 60 metri raccontano la storia di Puglia intorno a una piazza che si apre al mare, alla città e al castello svevo voluto da Federico II. Arte sacra e architettura militare, forza e spiritualità qui dialogano da secoli, a ridosso del centro mediovale della città imperiale.
Seguendo le parole di Pierpaolo Pasolini il viaggio continua ad Alberobello dove “tra le Murge e l’Adriatico la terra è arancione. Un leggero tappeto arancione, arabescato da muretti dello stesso colore e da radi boschi di ulivi d’un verde carico, vicino al celeste, tra cui ogni tanto, compare un gregge di pecore color malva, con le zampe nere, eleganti e lievi come ballerine”. [Paolo Amari, I nitidi trulli di Alberobello, Il Quotidiano, marzo 1951, ripubblicato postumo su Nuovi Argomenti per il trentennale della morte dello scrittore]
La danza libera e spontanea del Corpo di Ballo della Taranta pizzica la città dei trulli dal 1996 tutelati dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Il borgo della Valle d’Itria e della Murgia dei Trulli si svela nella sua silenziosa bellezza notturna tra le bianche costruzioni coniche e i vicoli illuminati. “Forse il capolavoro delle Puglie è proprio Alberobello, scrive Pierpaolo Pasolini. Non c’è manuale turistico che lo ignori. Un paese perfetto con la sua architettura “grottesca e squisita”.
E c’è Taranto nel viaggio musicale della Taranta. “Una città perfetta, scriveva Pasolini. Viverci è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita, Taranto vecchia, intorno i due mari e i lungomari”.
I danzatori saranno tra le due colonne del tempio dorico di Poseidone, il più antico della magna Grecia, e il lungomare dove il borgo antico e la città nuova si specchiano sotto il ponte girevole di San Francesco da Paola. Taranto è candidata a capitale della cultura europea 2021 con il sostegno dell’Unione dei Comuni della Grecìa salentina.
La tappa a Gallipoli è omaggio ai pescatori di Puglia. La pizzica approda davanti al santuario di Santa Maria del Canneto, la chiesa barocca affacciata sull’antico porto della città. Ogni anno il tour internazionale dell’Orchestra Popolare Notte della Taranta parte a capodanno da Gallipoli con un concerto che valorizza la tradizione dei Pupi, le opere in cartapesta realizzate dagli artigiani locali per illuminare con l’incendio dei fantocci, la notte del nuovo anno che arriva a ritmo di tamburello.
La Notte della Taranta è un progetto culturale per la valorizzazione della pizzica sostenuto da Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Istituto di ricerca Diego Carpitella in collaborazione con Apulia Film Commission e Accademia di Belle Arti Lecce.
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