BRUXELLES – I continui sbarchi dei migranti, in particolare sulle coste italiane, stanno mettendo a serio rischio la salute pubblica, per questo è urgente che l’Unione europea valuti al più presto l’opportunità di procedere a blocchi navali per limitare e gestire in sicurezza questi flussi”. E’ quanto afferma l’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti (Identità e Democrazia), che in un’interrogazione alla Commissione chiede anche di “affrontare la questione degli sbarchi nei Paesi del Mediterraneo in coordinazione col Consiglio, con riferimento al pericolo costituito dai migranti contagiosi”, risultati positivi al Covid-19.
“Dall’inizio della pandemia – prosegue Regimenti – sono stati registrati centinaia di casi positivi al virus fra gli immigrati clandestini che arrivano in modo massiccio alle frontiere dei Paesi europei del Mediterraneo, soprattutto in Italia, Grecia e Spagna. Giungono da luoghi in cui la gestione sanitaria della crisi pandemica non è comparabile a quella europea oppure transitano da Stati che attraversano una fase acuta della crisi e numeri esponenziali di contagi”.
L’esponente leghista sottolinea come “in numerosi casi i migranti vengono sottoposti a misure di quarantena in strutture site in centri abitati, mettendo così a rischio le popolazioni dei territori coinvolti, l’ordine pubblico e la sicurezza, oltre a danneggiare l’economia già gravemente martoriata a causa dei mesi di lockdown. Per questi motivi – continua Regimenti – bisogna evitare che la pandemia, ora faticosamente arginata in Europa, non esploda nuovamente mettendo a repentaglio la salute e la vita dei cittadini europei”.
“Nel Mediterraneo l’Italia ha una posizione strategica e di assoluto rilievo, non può cedere all’ambiguità di una gestione europea debole ed egoista” precisa l’europarlamentare, aggiungendo che “Salvini giustamente definisce criminale l’atteggiamento del Governo Conte nei confronti della questione migranti e i dati del Viminale, che indicano come da gennaio 2020 ad oggi siano sbarcati in Italia oltre 14mila migranti, a fronte dei circa 4mila arrivati nel 2019, lo confermano drammaticamente”.
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