GALLIPOLI – Tavolini, sedie, fioriere e separé sequestrati, spintoni e urla. E una denuncia per oltraggio al pubblico ufficiale. Succede un po’ di tutto a Gallipoli in un’assolata giornata di inizio estate. Uno scenario insolito che si registra in un noto ristorante cittadino, lo Scoglio delle Sirene, uno dei tanti locali che prova a rimettersi in pista dopo tre mesi circa di stop a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese.
I controlli effettuati all’ora di pranzo di lunedì 15 giugno da alcuni agenti della Polizia Locale hanno innescato una valanga di polemiche. Al figlio del titolare, presente in quel momento, è stato imposto di eliminare alcuni tavolini in quanto non a norma con le nuove disposizioni governative, regionali e comunali. Il sequestro è stato deciso per “difformità rispetto all’autorizzazione”. Ma ci sono alcuni aspetti ancora da chiarire e che saranno certamente esaminati in altre sedi. Altra nota della discordia – ad esempio – sarebbe legata al mancato spazio lasciato per il passaggio dei pedoni sul marciapiede. Una prescrizione che non sarebbe stata comunque disattesa visto che il titolare del ristorante ha preferito lasciare libera la “corsia” centrale a disposizione dei pedoni piuttosto che quella laterale. Ma è il metodo utilizzato dagli agenti ad aver destato perplessità e a provocare la reazione del figlio del proprietario, denunciato per oltraggio al pubblico ufficiale, che ha provato a “difendere” con i denti i suoi tavolini prima di toglierli dal marciapiede davanti al locale. Una scena assurda alla quale hanno assistito diversi turisti che stavano tranquillamente pranzando quando hanno fatto “irruzione” tra i tavolini i vigili urbani. Ma il sindaco Stefano Minerva non ci sta. E passa al contrattacco. “Nessuna contraddizione: chi non rispetta le regole deve tener conto delle dovute conseguenze. È inammissibile che si metta in dubbio l’operato del comando di Polizia Municipale e della legalità dei procedimenti amministrativi. Nel caso specifico dell’attività di ristorazione “Lo Scoglio delle Sirene”, situato nel centro storico di Gallipoli, l’operazione del sequestro effettuato dal comandante Antonio Morelli è un atto di giustizia e di rispetto nei confronti di tutti quegli imprenditori che rispettano le regole. Non si può affatto sopportare una contestazione così arrogante in grado di mettere in dubbio quanto approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale”. E ancora: “L’attuale Amministrazione ha agito venendo incontro alle attività commerciali lasciando loro la possibilità di aumentare di un terzo il suolo pubblico, fermo restando che il passaggio per i pedoni doveva comunque essere sempre garantito, così come previsto dal Codice della Strada. Su tale aspetto non è stato definito un criterio statico”. “Tuttavia, nel caso specifico – sottolinea Minerva – una telecamera panoramica posizionata non dalle autorità competenti bensì dallo stesso imprenditore ha mostrato nel corso di vari momenti attività irregolari. In merito al sequestro di lunedì, la Polizia Locale ha riscontrato arredi abusivi, gli stessi arredi che da un video messo in circolazione degli stessi ristoratori si riscontrano essere abusivi. D’altronde, se tali non fossero stati, nel video non si vedrebbero i dipendenti intenti nel rimuoverli. Il regolamento parla chiaro, così come i comportamenti dei titolari che hanno oltraggiato i nostri agenti. Se la condotta dell’attività di ristorazione fosse stata lineare non ci sarebbe stato alcun motivo per procedere, tuttavia tali comportamenti, tutt’al più ripresi illecitamente con una videocamera, danno atto che siamo dalla parte del giusto. Ci tengo anche a precisare che l’Ente ha il dovere di prendere in carico le numerose segnalazioni dei cittadini e tante indicavano la mancanza del passaggio pedonale o per i disabili”. “Siamo di fronte – conclude il sindaco di Gallipoli – a becere giustificazioni che tutelano l’illegalità: è il momento di dire basta, abbiamo il dovere di difendere la nostra città”. Va bene il rispetto delle regole ma è pure vero che le regole devono valere per tutti visto che quasi tutti i vigili urbani intervenuti, guidati dal Comandante Antonio Morelli, non indossavano la mascherina, così come si può facilmente notare nel video che sta facendo il giro sui social.. Una vicenda in cui a di là delle differenti posizioni l’unico assente è il buon senso. E ad aver perso è soprattutto la città di Gallipoli.
Facebook
Instagram
RSS