CASTELLANETA – Un assurdo episodio si è verificato nelle ultime ore all’ospedale di Castellaneta, nel tarantino. Un medico, dipendente del nosocomio San Pio, avrebbe violato le regole, non rispettando tutti i protocolli previsti per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus.
Risultato? Sette casi positivi. E altri tre casi sospetti. Un episodio – che se dovesse essere accertato – sarebbe gravissimo. A denunciarlo il sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti. Tra i positivi ci sarebbero “medici, caposala e impiegati della direzione sanitaria positivi”. Dura la presa diposizione del presidente della Regione Michele Emiliano e inevitabili conseguenze penali: “Ho appreso della vicenda riguardante l’ospedale “San Pio” di Castellaneta dal direttore generale della Asl Taranto Stefano Rossi, dal direttore del Dipartimento di prevenzione di Taranto Michele Conversano, dal direttore sanitario dell’ospedale San Pio di Castellaneta Emanuele Tatò. Ho anche avuto un’importante relazione telefonica sui fatti da parte del Sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti lui stesso esposto a rischi della condotta del soggetto che, dipendente dell’Ospedale San Pio, aveva proprio il compito di vigilare il rispetto da parte di tutti delle regole di igiene atte a prevenire l’estendersi del contagio”. E invece è accaduto il contrario. Le conseguenze rischiano di essere pericolosissime per l’intera comunità. “A causa di quanto accaduto – denuncia Emiliano – saranno probabilmente chiusi molti reparti dell’Ospedale e posti in quarantena moltissimi sanitari. Il danno provocato alla comunità è enorme. Si aggiunga che molto probabilmente queste condotte violano diverse norme penali che prevedono gravi conseguenze sull’autore dell’eventuale reato”.
Per questa ragione il Governatore pugliese ha telefonato subito al Procuratore della Repubblica di Taranto dott. Carlo Capristo per consentirgli di iniziare tempestivamente la sua doverosa indagine. E ha dato indirizzo al direttore generale dell’ospedale di Castellaneta Rossi di avviare un procedimento disciplinare finalizzato “all’eventuale sospensione e successivo licenziamento ove i fatti ipotizzati venissero oggettivamente accertati”.
“I medici, infermieri e operatori sanitari – afferma Emiliano – sono i nostri eroi, in prima linea in questa emergenza. Ma se qualcuno tra loro, anche uno solo, non rispetta le regole e le leggi, e si comporta in modo irresponsabile nell’esercizio delle sue funzioni o nella vita privata, mette a repentaglio tutto il sistema sanitario, la vita e la salute dei suoi colleghi e dei pazienti. Non abbiamo fatto altro in queste drammatiche settimane che richiamare l’attenzione sulle basilari forme di prevenzione per i cittadini comuni e tale appello vale a maggior ragione per il personale sanitario. Abbiamo detto in tutte le maniere che bisogna proteggere gli ospedali e chi ci lavora”.
Rispettare le regole non è una libera scelta in questo momento, ma un dovere categorico. Dal nostro rigore dipenderà il successo o l’insuccesso della battaglia contro il coronavirus”.
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