La sua carriera è paragonabile a delle montagne russe. Momenti positivi alternati ad altri negativi hanno caratterizzato la vita calcistica di Riccardo Saponara che, adesso, a 28 anni ha l’opportunità di mettere in mostra le sue qualità sopraffine con la maglia del Lecce.
Presentato questa mattina dal Direttore Generale Giuseppe Mercadante, il neo fantasista giallorosso ha parlato a 360 gradi della sua carriera, ma soprattutto ha messo in evidenza come la scelta di Lecce non sia stato un ripiego.
«Di Lecce mi avevano parlato tutti bene e mi sono subito sentito a casa. Qui l’ambiente è molto caloroso» Così esordisce davanti ai microfoni Saponara. «Voglio ripagare per la fiducia concessami e ringrazio la società per avermi voluto a tutti costi. Cercherò di dare tutto per la causa.»
La trattativa non è stata delle più facile come ha ribadito anche il Direttore Mercadante. Il club del Presidente Sticchi Damiani ha dovuto mettere d’accordo la Fiorentina, proprietaria del cartellino, e il Genoa, che aveva in prestito il ragazzo, anche se aveva ormai l’avallo del calciatore. «Lecce mi ha intrigato sempre come destinazione. Non ho avuto dubbi quando mi è stato prospettato di venire qui perché cercavo minutaggio e mi piace essere al centro di un progetto tecnico. Con il Genoa mi è capitato qualcosa che mai avevo vissuto in carriera. Una situazione strana perché ho giocato poco (per lui solo 4 presenze nella prima parte del torneo n.d.r.) pur essendomi messo a completa disposizione dei vari mister.»
Liverani avrà così a disposizione il fantasista ideale per il suo 4-3-1-2, un giocatore che ancora non è pronto per giocare una gara intera, ma che comunque si pone a completa disposizione del tecnico pur di raggiungere la salvezza con il Lecce. «A Genova ho giocato anche da mezz’ala e ho provato con i rossoblù diversi ruoli, quindi non avrei problemi a vestire altri ruoli oltre a quello di trequartista, posizione che prediligo. Liverani è un allenatore che vede qualità e ha un modo di far giocare le squadre che si sposa perfettamente con il mio modo di stare in campo. Lo ringrazio per avermi voluto a tutti costi e questo è stato determinante per il mio arrivo in Salento. L’obiettivo comune è quello della salvezza e spero di essere in campo quanto prima, ma spetta al mister decidere. Io mi sento pronto per giocare anche se manco dal rettangolo di gioco da tanto. »
Saponara, poi, fa un tuffo nel passato analizzando i momenti salienti. «Ogni giocatore ha una carriera differente, l’avventura al Milan mi ha travolto perché venivo dalla B e non sono riuscito a reggere la situazione. Quella esperienza con i rossoneri mi è servita, però, per crescere. Anche la vicenda della morte di Astori mi ha spronato a far meglio ed è coincisa con la mia rinascita con la maglia della Fiorentina. Non ho rimpianti di nessun genere, guardando il mio passato. Adesso penso solo al presente, non sono mai stato bene come adesso e voglio contribuire alla salvezza della mia nuova squadra.»
In ultimo una piccola curiosità. La scelta del numero 18 che lo accompagnerà nella sua carriera in giallorosso. Il numero mi è stato consigliato da un amico. Il 18 lo ha avuto un grandissimo fantasista, Baggio (al Mondiale del ’98 n.d.r.). Un altro grande trequartista è il giocatore a cui mi ispiro: Kaka che ho avuto anche fortuna di conoscere.» Due grandi calciatori che speriamo siano di buon auspicio per le fortune di Saponara nel Lecce di Liverani.
photogallery a cura di Andrea Stella
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