La vacanza “alternativa” in campagna è la metà preferita dai turisti italiani e stranieri. La nostra regione conta le più alte percentuali di scelta sulle alternative verdi negli ultimi anni, con un ottimo 16,5% di aumento delle strutture autorizzate. Secondo l’analisi di Coldiretti-Terranostra Puglia, sulla base dirgli ultimi dati ISTAT presentata a Matera è il nostro Salento in cima alla classifica regionale. Con ben 360 strutture nella provincia di Lecce su 876 totali autorizzate in Puglia, è seguito da Bari con 164 agriturismi, Foggia con 132, pochi meno la provincia di Brindisi che ne conta 108, Taranto con 84 e BAT con 28.
Il volume d’affari è notevole, si parla di circa 22 milioni di euro, tenendo conto delle 850.000 presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi.
“La vacanza in campagna è l’alternativa verde più gettonata degli ultimi anni – con un aumento del numero degli agriturismi – specifica Coldiretti Puglia – pari al 53% e del numero di ospiti salito del 76% rispetto alle tradizionali ferie nelle località montane o marittime”
Seducono i paesaggi straordinari della Puglia e in particolare del Salento, ma è la riscoperta di antiche tradizioni ad incuriosire gli avventori. Sapori genuini delle conserve, pane e pasta fatti in casa, le ricette della tradizione rurale e il riuso di materiali di scarto come l’intreccio dei “cannizzi” per la realizzazione di lampade e tavoli o la “ramasola” l’arte di legare con il filo i “pomodori della regina”. Sono queste le peculiarità che innamorano gli enogastronauti che invadono le località verdi di tendenza.
È un moderno ritorno al passato che offre l’occasione anche ai bambini di conoscere, ad esempio, gli animali della fattoria. “Si può assistere alla mungitura, alla posa delle uova, imparare a fare il formaggio, la pasta fatta in casa e vedere affascinanti strumenti di lavoro e attrezzature agricole, moderne e del passato, dal vecchio aratro ai potenti trattori.”
Al Villaggio Coldiretti di Matera, la Puglia dell’agriturismo ha mostrato il meglio di sé. “Il brand Puglia ha un grande appeal sui turisti italiani e stranieri, grazie anche al clamore suscitato dagli acquisti dei vip di masserie storiche prestigiose in Salento, le aree rurali sono tra le mete favorite grazie al buon cibo, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio che va salvaguardato e rigenerato oggi più che mai” – ha commentato Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.
Presenza vip sì, ma è l’offerta diversificata delle aziende agrituristiche che ha permesso di raggiungere dei risultati così importanti. Nelle strutture ad esempio, sempre più spesso sono gli agricoltori ad accogliere, accompagnare e raccontare le bellezze paesaggistiche ai turisti, offrendo un servizio pari alle storiche guide turistiche.Natura, cibo e molteplicità di attività possibili offerte negli agriturismi pugliesi. È possibile prendere parte a cooking show e cooking demo, laboratori, vengono organizzate degustazione di olio extravergine di oliva, formaggi e salumi.
Gli agriturismi di “Campagna Amica” mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all’aria aperta, lasciando piena autonomia a chi ama dedicarsi alla cucina, invitando eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali. Le aziende hanno l’opportunità vendere direttamente i propri prodotti, il 20% dei quali biologici. Degna di nota la presenza degli agrichef di “Campagna Amica”, i cuochi contadini che preparano piatti della tradizione a favorire la scelta.
“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica – ha aggiunto De Miccolis – offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale.”
Anche l’imprenditoria femminile ha dato un contributo notevole “La presenza delle donne è sempre più forte e strategica per diversificare l’attività aziendale” ha aggiunto Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa.
“Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, sono alla base del gradimento in crescita dei turisti rispetto al paesaggio e all’enogastronomia: rispettivamente giudizi 4,6 e 4,4 su un massimo di 5.” – ha precisato Fannizza.
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