Firenze e Lecce sono due tra le più belle città d’Italia. Per Jacopo Petriccione hanno un valore maggiore perché la sua giovane carriera si è divisa soprattutto tra questi due luoghi.
«Per me Firenze avrà sempre un valore speciale e questa partita la attendo già da un po’ di settimane.» Queste sono state le prime parole del centrocampista tuttofare davanti ai giornalisti in conferenza stampa. Petriccione, infatti, ha disputato tre anni nel settore giovanile della squadra gigliata e adesso può finalmente giocare da protagonista al Franchi nella sfida che sarà l’anticipo serale del sabato della quattordicesima giornata di campionato.
«Anche se la Fiorentina viene da risultati non positivi, la squadra di Montella è molto forte e dispone a centrocampo e in attacco di giocatori di primo livello. Dei compagni che hanno vissuto insieme a me l’esperienza nella Primavera viola sono ancora lì Federico Chiesa e Lorenzo Venuti, che è stato qui a Lecce lo scorso anno. La Fiorentina è stata fondamentale per la mia crescita perché lì ho imparato come si gioca realmente a calcio e, sebbene non abbia mai disputato partite con la prima squadra, quel periodo è stato fondamentale per affermarmi.»
Dopo un anno di prestito alla Ternana, dove ebbe modo di lavorare già con Fabio Liverani, la Fiorentina diede il centrocampista al Bari in uno scambio con Castrovilli, ma Petriccione ancora non ha ben chiaro come andarono realmente i fatti di quella trattiva. «Ancora non ho compreso la formula con la quale la Fiorentina mi girò al Bari, però da lì sono nate le mie fortune soprattutto con il fallimento della squadra biancorossa.»
Il centrocampista da qualche giornata è diventato un punto fermo dell’undici titolare che, soprattutto in mediana, si sta basando unicamente su quei giocatori che hanno vinto trionfalmente il campionato cadetto. «Speravo di poter essere importante per questa squadra anche in Serie A, ma non avrei dato per scontato alla vigilia del torneo di giocare così tanto. Dal punto di vista tecnico devo migliorare sia in fase d’attacco sia in quella di non possesso, ma sono contento del mio approccio alla massima serie.
Petriccione, poi, difende l’operato della società in tema di mercato e parla dei suoi obiettivi personali. «Non direi che siamo solo noi della vecchia guardia a far bene perché anche i nuovi ci stanno dando una mano come Lapadula, Rossettini, Gabriel e Shakhov che ha giocato bene con la Samp e anche lunedì contro il Cagliari. Ormai da qualche giornata siamo diventati una squadra che propone calcio e individualmente ho già servito due assist. Servire dei palloni buoni per i miei compagni è una cosa che mi fa estremamente piacere, ma non metterei la firma per arrivare ai 7 assist dello scorso campionato perché si può sempre migliorare.»
Il Lecce dopo il pareggio rocambolesco contro il Cagliari ha allungato la serie di gare senza successo (ultimi tre punti a Ferrara a fine settembre). Petriccione, però, non ne fa un dramma. «Non vinciamo da un po’ e questo ci dispiace, soprattutto perché ancora non è arrivato nessun successo in casa. Stiamo comunque offrendo delle ottime prestazioni e questo ci ripaga in questo frangente delle mancate vittorie, però alla lunga dovremmo ritornare a fare i tre punti perché sono basilari per la salvezza.»
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