LECCE – Il Salento è una terra di accoglienza per definizione, crocevia di lingue e di culture. Non è un caso, dunque, che sia stata proprio la città di Lecce ad ospitare il Forum internazionale sulle politiche di accoglienza per il diritto allo studio universitario”. Un’occasione per fare il punto della situazione per avviare un percorso comune al’insegna del dialogo, dell’accoglienza e dell’integrazione. Ma non solo. Perché grazie a questo evento è stata messa la prima pietra del protocollo d’intesa che presto consentirà a molti studenti stranieri di scegliere un ateneo pugliese per perfezionare la propria formazione. E la prima buona notizia è arrivata dal direttore generale di Adisu Puglia, Gavino Nuzzo, che alla fine della lunga mattina di presentazione dell’iniziativa ha raccolto i suggerimenti dei Paesi ospiti annunciando la creazione di una piattaforma che consentirà di unificare l’offerta formativa di tutte le università pugliesi, fornendo agli studenti stranieri uno strumento esplorativo agile e sintetico, in versione inglese e francese.
“La Puglia è la regione con il miglior diritto allo studio d’Italia”. Così Sebastiano Leo ha ribadito la volontà della Regione di valorizzare la centralità degli atenei pugliesi potenziandone l’attrattività presso il sistema universitario internazionale. “Siamo la prima regione d’Italia in questo campo, non solo per risultati ma anche per risorse. Garantiamo un’offerta formativa eccellente, e quindi abbiamo il dovere di farla conoscere al mondo”.
Organizzato dall’Assessorato regionale al Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale, guidato da Sebastiano Leo, e Adisu Puglia in collaborazione con il Festival Giornalisti del Mediterraneo, il Forum – il primo esperimento del genere in Italia – ha visto la partecipazione di dieci Paesi provenienti da ogni parte del mondo: César Francisco de Gouveia Jr, ambasciatore della Repubblica del Mozambico; Hamed Sidi Mohamed, ambasciatore della Repubblica Islamica di Mauritania; Mohamed Nassir Camara, consigliere dell’Ambasciata di Guinea; Konrad Paulsen, consigliere dell’Ambasciata del Cile; Carla Sierra Zúñiga, consigliere dell’Ambasciata di Costa Rica; Felicité Djouah, consigliere dell’Ambasciata del Gabon; Ruzvelt Frrokaj, ministro consigliere dell’Ambasciata del Kosovo; Davit Bazerashvili, ministro plenipotenziario dell’Ambasciata della Georgia, Tina Kokalj, ministro plenipotenziario dell’Ambasciata della Repubblica di Slovenia; Sara Ouafi, primo segretario dell’Ambasciata del Regno del Marocco.
Al vertice, moderato dai giornalisti Paolo Di Giannantonio (Tg Raiuno) e Patrizio Nissirio (Ansa), ha preso parte anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Mario Turco, il quale ha ricordato come nell’anno accademico 2017/2018 l’Italia abbia ospitato 88.418 studenti provenienti da tutto il mondo: 55mila al Nord, 26 al Centro, solo 5.800 al Sud, sottolineando che gli studenti stranieri prediligono i Paesi con offerta formativa d’eccellenza, ma anche con servizi di qualità e possibilità di impiego post laurea, e auspicando una maggiore integrazione tra atenei del Sud con gli altri atenei del mondo e il potenziamento delle infrastrutture: “Occorre integrare le offerte formative tra atenei nazionali e quelli internazionali”. “Va bene avviare un protocollo d’intesa – sottolinea Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento – ma è necessario anche riempirlo di contenuti concreti. Ecco perché mi recherò personalmente in questi Paesi per cercare di creare un proficuo rapporto con le istituzioni universitarie affinché i nostri percorsi formativi non siano solo attrattivi ma acquisiscano anche al loro interno le esigenze di questi territori: è questo, in sintesi, il progetto di cooperazione tra le Università”
Marco Cataldo, componente del cda di Adisu Puglia (presente a Lecce anche con il presidente Alessandro Cataldo), ha invece sottolineato come la Regione abbia speso per il diritto allo studio, nel 2019, ben 57,50 milioni di euro (contro i 32,40 del 2016), garantendo formazione a circa 600 studenti pugliesi e 76.804 borse di studio, con copertura totale delle richieste. Numerose le risorse anche per alloggi (1978 quelli assegnati), assegni di ricerca biennale, perfezionamento professionale e scientifico, summer school.
Ma le risorse restano piuttosto scarse. Ecco perché il direttore generale di Adisu Puglia Nuzzo ha chiesto ai rettori delle università pugliesi di immaginare per gli studenti stranieri che verranno anche modalità di frequenza on line, didattica interattiva, e-learning e scambi di best practice, di cultura e innovazione. Il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice
Insomma, un grande successo, non solo per la diplomazia e per la città di Lecce, molto ammirata dagli ospiti stranieri anche nella serata di mercoledì durante un percorso blindato da polizia, carabinieri e guardia di finanza: “Oggi comincia un altro percorso importante – ha spiegato Tommaso Forte – che nasce grazie alle relazioni internazionali consolidate nel corso della nostra esperienza ultradecennale del Festival Giornalisti del Mediterraneo. Siamo pronti ad affiancare la Regione Puglia e l’Adisu nei progetti di internazionalizzazione legati al diritto allo studio”.
All’iniziativa hanno preso parte anche il vicesindaco di Lecce Alessandro Delli Noci e per la Provincia Andrea Romano, il viceprefetto vicario Guido Aprea, Massimo Salomone per il Corpo consolare di Puglia; presenti anche tra gli altri, per gli atenei pugliesi, il rettore dell’Università di Foggia Pierpaolo Limone.
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Università pugliesi e internazionali: prove tecniche d’intesa
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