LECCE – “Non ci abitueremo mai alle logiche del profitto e del far cassa sui cittadini, non ci abitueremo mai a scelte non condivise e all’assenza di un piano traffico che progetti una città diversa ma soprattutto non riusciremo mai ad abituarci a chi approfitta della situazione”. Arturo Baglivo – portavoce per il M5S al Comune di Lecce – interviene sulla delicata questione delle strisce blu all’ospedale Vito Fazzi.
“Quello delle strisce blu davanti al Fazzi è solo l’ennesimo piccolo balzello nascosto riscosso, per giunta, in un luogo dove nessuno va per divertirsi e per il quale, per edulcorare la pillola, sono state previste tariffe popolari. Sono capziose le motivazioni addotte dall’amministrazione Salvemini nel tentativo maldestro di giustificarlo: ridurre il traffico nella zona, eliminare il fenomeno del parcheggiatore abusivo e ridurre il fenomeno delle soste passive, così come pure lasciano perplessi alcuni endorsement al provvedimento provenienti dalla direzione della Asl.” continua Baglivo scettico verso l’idea della Direzione della Asl leccese in merito all’eliminazione delle auto all’interno del nosocomio: “”Non possiamo non apprezzare le loro belle dichiarazioni che ci troverebbero in totale accordo se non rimanessero solo intenzioni. Un intero complesso ospedaliero libero da inquinamento automobilistico dove sia consentito il transito solo a mezzi green e non inquinanti è un progetto bellissimo ma, di fatto, irrealizzabile nel breve periodo visto che all’interno del recinto ospedaliero (compreso l’oncologico) ogni giorno parcheggiano migliaia di autovetture di dipendenti e pazienti autorizzati all’accesso”.
“Sappiamo – conclude Baglivo – che moltissime associazioni e molti cittadini sono della nostra opinione, abbiamo perciò promosso una petizione popolare per chiedere al Sindaco ed all’amministrazione comunale la sostanziale modifica della delibera che le ha istituite proponendo la soluzione della sosta gratuita a tempo. Invitiamo tutti domenica prossima in piazza S.Oronzo (via XXV luglio) a sottoscrivere la petizione da sottoporre all’intero consiglio comunale” .
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