Due stagioni da incorniciare, come un’orchestra che suona alla perfezione uno spartito e mentre la ascolti sai già che al termine ci saranno tantissimi applausi. Questi sono stati gli ultimi due anni del Lecce che con un doppio salto in due stagioni è passato dalla Serie C alla Serie A, ritrovando la massima serie dopo 7 anni di assenza, portando a termine quel percorso già compiuto in passato anche da Benevento, Spal e Parma, tutte passate in due anni dalla terza serie fino all’Olimpo del calcio italiano.
A differenza di chi l’aveva preceduto il Lecce, guidato da Fabio Liverani, ha dimostrato di saper vincere anche rivoluzionando la squadra. Sì, perché se le squadre sopracitate per compiere questa impresa memorabile avevano in gran parte mantenuto l’ossatura che aveva consentito di conquistare la cadetteria, i salentini hanno rivoluzionato tutta la rosa mantenendo dalla stagione precedente solamente Marino, Mancosu e Tabanelli. Questo ha dimostrato ancora una volta le abilità manageriali del ds dei giallorossi Mauro Meluso che in due stagioni consecutive ha saputo comporre due puzzle di ottima qualità in categorie diverse.
Ora però il tecnico è pronto: aveva già dimostrato le proprie doti nei mesi finali della stagione 2016/17 sulla panchina della Ternana, portando la squadra a una insperata salvezza, prima di accettare poi la corte del Lecce. Non deve essere stato facile sacrificarsi scendendo in terza serie, ma la decisione era stata presa credendo intensamente nel progetto ambizioso della società, intenzionata a risalire per far respirare ancora la massima serie al fantastico popolo del Salento. Mister Liverani, ora, sembra determinato a lavorare per conquistare la salvezza e per questo vuole far di tutto per riuscire a riproporre il bel gioco spumeggiante che ha caratterizzato i giallorossi nell’ultima stagione. Chiaramente in Serie A ci sono squadre ben più forti e le rivali saranno agguerrite, ma è vero che anche le squadre più blasonate hanno spesso faticato contro le “piccole”, rendendo il finale di campionato più che mai incerto.
Adesso per il ds Meluso è tempo di pensare di nuovo alla rosa da mettere a disposizione del tecnico per disputare un campionato tranquillo. Si sono fatti i nomi di Stefano Moreo e Simone Lo Faso, che si dovrebbero liberare dal Palermo, oltre ad altri elementi che già conoscono la categoria e potrebbero esercitare anche il ruolo di leader all’interno dello spogliatoio dei salentini, come Lapadula e Farias, con quest’ultimo che non rientra più nei piani del Cagliari. Oltre a loro, gli occhi del direttore sportivo giallorosso si sono posati anche su Silvestre, attualmente svincolato e il giovane Giangiacomo Magnani che nell’ultima stagione ha indossato la maglia del Sassuolo in Serie A. La porta invece è stata affidata all’estremo difensore brasiliano Gabriel, ex elemento del Milan.
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