ACQUARICA DEL CAPO – “E’ stato un omicidio, non un suicidio. E ora possiamo dire che sono finalmente iniziate le indagini”. Con queste parole l’avvocato Walter Biscotti – legale della famiglia Ciullo assieme all’avvocato Paolo Maci – commenta la riesumazione del cadavere di Ivan, avvenuta qualche ora fa al cimitero di Lecce. E’ una vicenda che presenta diversi lati oscuri quella legata alla morte del giovane leccese. Per la Procura si trattò di un suicidio, ma molte caselle del puzzle non sembravano andare in questa direzione. Come l’orario della morte di Ivan che – come sottolinea l’avvocato Biscotti – deve essere spostato almeno tra le 22 e le 24. Una circostanza che conferma quello che noi avevamo sospettato sulla base delle nostre indagini che a questo punto ripartono da zero”.
Il giovane dj non sarebbe morto dunque intorno alle 18.30, così come era stato affermato ijn un primo momento, ma sei ore più tardi. Questo è quanto emerso dall’autopsia eseguita oggi dal professore Francesco Introna e dal medico legale Alberto Tortorella. Ivan Ciullo era stato trovato impiccato ad un ulivo, nelle campagne di Acquarica del Capo, il 22 giugno del 2015
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