Una vittoria in trasferta per blindare il primo posto. È con questo obiettivo che il Lecce di Liverani affronterà la difficile trasferta di Perugia di lunedì 22 aprile. Contro un’avversaria con cui non hanno mai vinto nella loro storia, i salentini si giocheranno molte delle loro chance di promozione diretta e vogliono proseguire nel trend positivo che li vede reduci da 4 successi nelle ultime 5. Di fronte si troveranno un Perugia ottavo in classifica e deciso a non abbandonare il treno playoff.
Nella 33esima giornata è arrivata una prova di forza del Lecce che ha cancellato l’ultimo ko contro la Cremonese ed è tornato alla vittoria battendo il Carpi per 4 a 1. Primo tempo con pochi sussulti, prima della decisiva ripresa: ai giallorossi sono bastati dieci minuti per segnare tre gol (Venuti, Mancosu e Falco) e mettere una seria ipoteca su un risultato reso ancora più rotondo dalla rete di Tumminello nel finale (di Suagher in mischia il gol della bandiera per i marchigiani).
Il Perugia è reduce dal pareggio per 1 a 1 contro il Pescara, risultato che serve a poco ad entrambe le squadre. Al gol abruzzese di Memushaj nel primo tempo ha risposto Vido al 70′ in una gara che al di là delle reti ha regalato poche occasioni. Umbri che restano stabili all’ottavo posto, in lotta per playoff ma con soli due punti di vantaggio sullo Spezia nono.
Per tentare l’impresa Liverani punterà ancora una volta sul 4-3-1-2. Il tecnico dovrà fare a meno di Lucioni, espulso con il Carpi, ma potrà contare sui ritorni di Vigorito e di bomber La Mantia dopo la squalifica. Tra i pali ci sarà proprio Vigorito. Davanti a lui linea a 4 difensiva con Venuti, Meccariello, Calderoni e Marino. In mediana spazio per Tachtsidis da regista con Tabanelli e Petriccione incursori. Davanti il tridente Mancosu – Falco – La Mantia.
Sarà invece 4-3-3 per gli uomini del tecnico Nesta. In porta Gabriel. Linea difensiva a 4 composta da Rosi, Gyomber, El Yamiq e Mazzocchi. A centrocampo ci saranno Carraro, Dragomir e Michael. Davanti al trequartista Verre la coppia Vido – Umar.
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