BARI – “Michele Emiliano, chiuso nel suo castello di proclami e di chiacchiere roboanti, assediato dai suoi fantasmi e dalle sue fobie, mi tira per i capelli in una polemica che appare tanto delirante quanto ridicola”. Lo afferma Nichi Vendola, di Sinistra Italiana-Leu dopo le polemiche accuse degli ultimi giorni nei suoi confronti lanciate dal Presidente della Regione Puglia.
“Un giorno mi accusa di complottare con Renzi – prosegue l’esponente esponente della sinistra – per farlo perdere alle prossime regionali. Il giorno dopo mi accusa di complottare addirittura con Salvini, sempre per farlo perdere”. “Poi mi sfida a decidere, io e lui insieme – continua l’ex governatore pugliese – la data delle primarie pugliesi per le regionali, come se io e lui fossimo i padri-padroni di una coalizione politica. Oggi mi lancia addosso l’insinuazione calunniosa che io possa agire per conto delle lobby dei rifiuti. Questo è il suo metodo di concepire la lotta politica, trascinando il dibattito pubblico verso una deriva di fango, di bugie, di volgarità”.
“Mi rammarico di aver sostenuto politicamente chi oggi sta tradendo le ragioni del Sud, sottoscrivendo il patto con la Lega di Salvini (altro che complotto!) sulla cosiddetta ‘secessione dei ricchi’”.
“Mi rammarico di aver voluto bene ad una persona così incapace di lealtà e di rispetto verso le altre persone: verso di me, per esempio, che per molteplici ragioni, antiche e recenti, vorrei semplicemente non essere più lo schermo su cui quest’uomo alterato – conclude Vendola – proietta le proprie allucinazioni.”
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