Questo Lecce che fa sognare possiede dei solidi pilastri. Potremmo prendere come esempio capitan Mancosu, l’unico che gioca con continuità del gruppo di giocatori che ha conquistato la promozione, oppure Lucioni che, pur allettato dalle sirene della serie A, ha deciso di sposare completamente il progetto di una società ambiziosa come quella costruita dal Presidente Saverio Sticchi Damiani.
Per raccontare, però, pienamente quelli che sono i successi di questa squadra che, da rivelazione del torneo cadetto, è diventata in breve una realtà lucente di questo campionato, è indispensabile soffermarci sulla figura del suo mister, Fabio Liverani.
Quando arrivò a settembre del 2017 erano più gli scettici di coloro i quali credevano che il tecnico romano potesse subito fare bene nel Salento. Dopo un lungo valzer di allenatori e tanta sofferenza negli inferi della serie C, finalmente Il Lecce trovò un allenatore che seppe tenere compatto il gruppo e portarlo alla vittoria di un campionato che sembrava stregato per i colori giallorossi. Liverani, quindi, nello scorso anno ha saputo lavorare soprattutto sulle menti dei calciatori e, sebbene le difficoltà non siano state poche nell’ultima parte del torneo, alla fine è riuscito nel compito di riportare il Lecce in serie B.
Quello che, però, sta facendo il mister in questo campionato è ancora più straordinario di quanto sia stato fatto in precedenza. In perfetta sinergia con il direttore Meluso, ha messo da parte i sentimentalismi e ha voluto stravolgere completamente la squadra in estate. Ha scelto sicuramente la via più difficile perché abbandonare quegli elementi che avevano contraddistinto la cavalcata per la promozione in serie B ha portato delle critiche in estate da parte di alcuni tifosi. Liverani, come un cavallo di razza che non conosce ostacoli, ha continuato per la strada del cambiamento ed in pochissimo tempo è riuscito a dare un gioco davvero gradevole al Lecce. I giallorossi solo nel periodo zemaniano avevano prodotto un calcio altrettanto offensivo e piacevole agli occhi, ma se con il mister boemo bisognava sempre andare a mille affinché i suoi schemi potessero prendere forma, con il gioco di Liverani il Lecce riesce ad essere una macchina offensiva ottimale senza cadere nella frenesia. Questo è dovuto al fatto che Liverani ha preteso giocatori che sapessero tutti dare del “tu” al pallone. Il Lecce vuole avere il possesso del gioco anche quando è in vantaggio e attendere la minima disattenzione difensiva degli avversari per punirli. I terzini diventano di sovente ali e i centrocampisti a turno si trasformano in potenziali attaccanti. Sicuramente bisognerà migliorare in alcuni frangenti della partita quando il Lecce cala d’intensità e permette agli avversari di rifarsi sotto nel punteggio ed essere più cinici nelle ripartenze. Però, bisogna tener conto che il Lecce si è dovuto sudare ogni punto conquistato visto che nel rapporto tra vantaggi/torti arbitrali, la squadra giallorossa non può dire di avere debiti, ma solo crediti.
Il Lecce adesso deve continuare a giocare con serenità consapevole dei propri mezzi e delle potenzialità che ancora può esprimere. La società dal canto suo ha già capito che il valore aggiunto di questo gruppo è l’allenatore perché riesce a valorizzare qualsiasi elemento gli venga consegnato. La plusvalenza di Armellino è sotto gli occhi di tutti come la crescita di Tachtsidis che nel giro di pochi giorni si è preso le chiavi del centrocampo giallorosso. Ieri il greco ha giocato una gara sontuosa e ha dato maggiore imprevedibilità a tutto il reparto offensivo. Il merito di tutto ciò va dato all’allenatore che soprattutto nel reparto nevralgico del gioco riesce, per i suoi trascorsi in mediana, a distribuire consigli utili ai suoi uomini. Quindi è di certo l’allenatore il pezzo pregiato di questo Lecce che sta facendo sognare un intero territorio.
Liverani andrebbe blindato perché sicuramente le sue prestazioni lo stanno mettendo in luce sui palcoscenici nazionali. Quando Ventura portò i giallorossi al doppio salto dalla C alla A venne ingolosito dalle sirene del Cagliari, bisogna che ciò non accada con Liverani. Il tecnico sta facendo davvero bene ed in estate potrebbe ricevere proposte allettanti da club di serie A, anche perché di allenatori che propongono un buon calcio in Italia ce ne sono davvero pochi. In questo Lecce tanti giocatori stanno diventando sempre più importanti, ma siamo certi che nessuno sia insostituibile. L’unico ad essere indispensabile oggi è proprio Liverani perché è lui la benzina che alimenta le ambizioni di questa società.
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